L’AQUILA - Volumi del '500, preziosi
manoscritti, tomi di grande valore.
Torna a vivere a Bazzano da oggi l'inestimabile patrimonio della storica Biblioteca provinciale "Salvatore Tommasi"
dell'Aquila (punto di riferimento per
studenti e studiosi dell'intera regione) nella cittadella satellite del
capoluogo abruzzese colpito dal
terremoto di due anni fa. Attraverso un progetto della Fondazione Telecom Italia e
della Provincia, infatti, i circa
260mila volumi della Tommasiana, il cui antico edificio in piazza
Palazzo nel capoluogo d’Abruzzo è inagibile a causa
del
sisma, sono stati trasferiti in una moderna struttura alle porte della città,
completamente rinnovata nelle infrastrutture e nei servizi. La nuova sede,
che sarà temporanea, in attesa di tornare nello storico edificio nel cuore
aquilano, il quale un tempo ospitava anche il liceo classico, è stata
inaugurata oggi alla presenza delle istituzioni cittadine (Comune,
Provincia, Regione), del presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, di
quello della Fondazione Telecom Italia Joaquim Navarro Valls e del sottosegretario
alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
Due
le priorità del progetto: restituire la biblioteca e i suoi libri agli aquilani,
che ne hanno sempre usufruito anche come polo di aggregazione sociale, e
avviare la digitalizzazione del patrimonio librario attraverso l'utilizzo
di uno scanner a luce fredda.
Il
progetto, il cui costo ammonta a circa 2 milioni di euro, è stato
finanziato anche dal Mibac e dalla struttura del Vice commissariato per i
Beni Culturali e si inserisce nell'ambito delle 'Giornate europee del
Patrimonio 2011' volte a favorire il dialogo e lo scambio culturale in
Europa. “Una biblioteca - ha detto Gianni Letta - è un simbolo culturale ma
anche un fattore di aggregazione sociale e di crescita civile per una
comunità cittadina». Pertanto, ha proseguito, è stato fondamentale «aver
capito l'importanza della riapertura della Tommasiana per la città”. Anche
Bernabè ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa “La biblioteca - ha
affermato dopo aver ricordato il particolare legame di Telecom con
l'Aquila, dove sorgeva la scuola di formazione della Stet - era un punto
di aggregazione importante e non poteva rimanere chiusa troppo a
lungo”. Grande soddisfazione è stata poi espressa da Navarro Valls, osservando
che il progetto è “pienamente coerente con la missione della Fondazione di
promuovere la cultura, lo studio e la conoscenza come fattori abilitanti
di inclusione sociale e di crescita della persona” e dalle istituzioni
cittadine. Il sindaco Massimo Cialente ha colto l'occasione per assicurare
che verrà affrontato il problema del “trasporto
dei ragazzi” dalla città a Bazzano, concludendo però che “il sogno è rivedere la biblioteca dov'era”. La
sede, ha convenuto il presidente della Provincia Antonio Del Corvo “non è
adeguata, ma abbiamo voluto riconsegnare ai cittadini la fruibilità della
biblioteca e la riapertura è oggi una realtà”.
Nessun commento:
Posta un commento