nel colorare di blu l'interno degli occhi del mascherone. Ancora atti vandalici prendono di mira il patrimonio artistico e culturale della città. Dopo l'antica fontana dedicata ad Ovidio,
nella frazione Fonte d'Amore, rovinata con una frase in vernice rossa comparsa la scorsa estate (clicca qui) questa volta è toccato al "Vaschione", così chiamata nel dialetto sulmonese la fonte dalla barbuta testa. Fatta costruire dal capitano Polidoro Tiberti da Cesena nel 1474, personaggio di stretta fede aragonese, secondo gli studiosi di Sulmona, è la più antica della città, un monumento "peculiare della cultura figurativa tra il 1470 e 1480".
Sono ancora inciviltà, ignoranza e mancanza di educazione culturale i protagonisti di questi ignobili gesti per una città dall'invidiabile bellezza. g.s.