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giovedì 27 marzo 2014

DISCARICA BUSSI, FORUM ACQUA"ARRIVANO ANCORA SOSTANZE TOSSICHE IN ADRIATICO"

PESCARA - "Bussi e' il caso peggiore in Europa di esposizione a sostanze tossiche tramite acqua di rubinetto contaminata". Lo e' per tipo di sostanze pericolose, anni di esposizione e numero di persone coinvolte. Per venti anni oltre mezzo milione di cittadini sono stati esposti. C'e' un caso leggermente simile solo negli Stati Uniti". Cosi' Augusto De Sanctis, del Forum abruzzese dei Movimenti per l'acqua, evidenziando che "quella e' una zona delicatissima dove passa l'acqua di mezzo Abruzzo" e che a distanza di sette anni dal fiume Pescara "nel mare Adriatico continuano ad arrivare sostanze tossiche".

MELILLA"GOVERNO SI ADOPERI PER BONIFICA"
 "Il governo deve subito adoperarsi per la bonifica del sito di Bussi stanziando risorse adeguate". Lo afferma il deputato di Sel Gianni Melilla all'indomani dei dati, resi pubblici dai mass media, sullo studio condotto dall'Istituto superiore di sanita' secondo il quale almeno 700 mila persone sarebbero state contaminate dalle acque delle falde permeate dai veleni della megadiscarica di Bussi sul Tirino, localita' dove ha operato per decenni la Montedison.
   "Tra poco - fa sapere il parlamentare - riparlero' nuovamente alla Camera sulla discarica di Bussi, sul risanamento del nostro fiume, e su questo enorme, intollerabile, scandaloso attentato alla nostra salute con l'acqua inquinata che chissa' per quanti anni abbiamo bevuto inconsapevolmente. Spero che questa volta il governo Renzi da poco insediato, si assuma la responsabilita' di guidare il processo di bonifica ambientale di Bussi, nella regione verde d'Europa che con 4 Parchi nazionali ha la piu' alta percentuale di territorio protetto. C'e' da rimanere allibiti dalla sottovalutazione degli effetti provocati dalla discarica di Bussi". Melilla, che sull'argomento ha presnetato sei interrogazione in circa un anno, cosi' prosegue: "Occorre che il governa capisca che insieme a Taranto, il sito di Bussi e' una gravissima emergenza nazionale che attenta alla salute di centinaia di migliaia di cittadini innocenti e per troppi anni tenuti all'oscuro di quanto era successo. Ci dicono ora che l'acqua che abbiamo bevuto fino al 2007 (e dunque chissa' da quanti anni la bevevamo), noi, i nostri figli, i nostri genitori, una comunita' di centinaia di migliaia di persone, era gravemente inquinata e dannosa per la nostra salute. Sono passati tanti anni, le sorgenti sono cambiate e si dice che ora l'acqua sia sicura, ma e' evidente che i cittadini non possono avere nessuna fiducia rispetto alla filiera dell'acqua, a chi in particolare doveva e deve garantire l'assoluta certezza sulla potabilita' dell'acqua che viene nelle nostre case e paghiamo profumatamente"


CARUGNO PSI, QUADRO DEVASTANTE  
"Il quadro ambientale che esce dal rapporto della Avvocatura sul sito di Bussi e' drammatico e devastante.E' necessario un intervento immediato per la bonifica del sito onde scongiurare pericoli futuri.E' necessario accertare fatti e responsabilita per i fatti denunciati e accaduti.Ma soprattutto e' urgentissima e improcastinabile una indagine su tutto il territorio Abruzzese per verificare se e quante altre " Bussi" o piccole " Bussi " esistano nella nostra regione.
Massimo Carugno - Segr.Reg.PSI.


 PD, SCREENING SU POPOLAZIONE
"Settecentomila persone interessate dal rischio, laddove sia davvero confermato tale rischio negli fino al 2007, vanno sottoposte a screening a seconda del grado di tossicita' delle acque. Quindi vogliamo conoscere i contenuti veri dell'indagine dell'Istituto superiore di sanita' e sollecitare azioni per la messa in sicurezza, sempre che ce ne sia la reale necessita', delle popolazioni coinvolte in queste gravissime vicende". Lo chiedono i parlamentari del Pd abruzzese Maria Amato, Antonio Castricone e Vittoria d'Incecco dopo le allarmanti notizie sull'inquinamento delle falde acquifere dovute alla megadiscarica dell'ex Montedison a Bussi sul Tirino. I parlamentari precisano che "per mettere ordine ed evitare allarmismo nella popolazione ci preme ricordare che, ad oggi le acque di Bussi non sono tossiche". Con la richiesta di risposta scritta in XII commissione - Affari sociali e sanita' - l'onorevole Maria Amato prima firmataria con Castricone e D'Incecco interrogano il ministro della Salute Beatrice Lorenzin "sui rischi in salute conseguenti alle gia' note problematiche di inquinamento acquifere di Bussi sul Tirino. Tra le premesse alcuni stralci della relazione dell'indagine dell'Istituto superiore di Sanita' sulla qualita' delle acque". "Ho ritenuto importante a questo punto innanzitutto mettere al primo posto la salute delle cittadinanze dell'intero hinterland del polo chimico inquinato", afferma Maria Amato.


VERDI"URGENTE UNA NORIMBERGA PER CRIMINI AMBIENTALI
"La drammatica situazione della discarica di Bussi dimostra ancora una volta che in Italia e' urgente una 'Norimberga' per i crimini ambientali per fare giustizia rispetto a tutte le 'bombe ecologiche' in cui inquinamento e la corruzione hanno fatto e fanno strage di vite". Lo dichiara il coportavoce dei Verdi italiani Angelo Bonelli che aggiunge: "Da Taranto a Bussi, dalla Terra dei Fuochi a Trieste, da Brindisi a Priolo e' ormai evidente che siamo ormai di fronte ad un crimine contro l'umanita' perche' ci sono oltre 6 milioni di persone che non sanno cosa mangiano, che sostanze contiene l'acqua che bevono e l'aria che respirano, perche' si ammalano e perche' muoiono i propri cari".
   "Non solo chiediamo un'immediata commissione d'inchiesta sulle bombe ecologiche italiane ma chiediamo che a questa commissione venga attribuito il potere di fare le indagini epidemiologiche sulle conseguenze dell'inquinamento - conclude Bonelli.