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venerdì 30 maggio 2014

70 ANNI FA IL MITRAGLIAMENTO DI PIAZZA GARIBALDI, 52 VITTIME INNOCENTI RICORDATE OGGI A SULMONA


(video intervista Lando Sciuba)
SULMONA - La commemorazione delle vittime e l’inaugurazione di una lapide hanno segnato la giornata del ricordo dell’eccidio del 30 maggio 1944, costato cinquantadue vittime. A mezzogiorno e dieci di quel giorno caccia angloamericani bombardarono piazza Garibaldi, piazza Carmine e Largo Faraglia. La tragedia è stata commemorata questa mattina prima nell’aula consiliare di palazzo S.Francesco con le testimonianze dell’avvocato Lando Sciuba ed il saluto del sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, del vice sindaco di Pettorano sul Gizio, Pasquale Franciosa e del presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani.
"Questo è un giorno importante per la nostra citta', per i suoi caduti e per coloro che hanno sacrificato la loro vita, a distanza di 70 anni"ha detto il sindaco Ranalli"Non si puo' costruire il futuro se non si sa come è nata questa democrazia"ha aggiunto."Nell'agosto del 1943 fu colpita la stazione ferroviaria.A distanza di quasi un anno da quel massacro Sulmona fu chiamata a versare un altro pesante tributo di sangue"ha ricordato
Ranalli."Nessuno avvisò gli inermi cittadini del pericolo che stava arrivando.Bastarono pochi minuti per seminare lutti, dolore, terrore e distruzione.Il ricordo di quella tragica giornata è ancora vivo tra i superstiti, le famiglie e di tutti coloro che furono testimoni di un triste evento che ormai appartiene alla storia della nostra città.Oggi rievochiamo quella giornata rendendo onore alla loro memoria.Il 30 maggio non è stato mai dimenticato dai sulmonesi, oggi l'amministrazione comunale è fiera e orgogliosa di dedicare questo solenne e sentito momento a queste vittime.Abbiamo voluto colmare un vuoto apponendo una targa ricordo a perenne ricordo di quanti persero le loro vite spezzate in nome di orrende e ignobili ragioni che solo con la logica della guerra possono essere spiegate".Furono 52 le vittime innocenti, piu' di cento i feriti di quel mitragliamento alleato.Alle ore 12.10 di 70 anni fa due caccia alleati mitragliarono, probabilmente per errore, piazza Garibaldi.Il loro obiettivo era un alto
ufficiale tedesco, il maresciallo Albert Kesselring che si trovava in quel momento in piazza XX Settembre durante un vertice militare protetto dai suoi uomini.Gli aerei alleati, in due tornate, mitragliarono l'attuale piazza maggiore seminando morte e terrore.Perirono, uomini, donne e bambini di ogni età.Tra questi Giovacchino Casciato, che fu letteralmente decapitato da una scheggia, mentre cercava la fuga verso la salvezza.Anche Angelica Di Gregorio, una bellissima ragazza perì tragicamente sotto i colpi del mitragliamento.Dopo la sua morte il feretro fu omaggiato da tantissime persone che vollero tributare il loro ultimo saluto ad una delle piu' belle donne di Sulmona.I numerosi feriti furono portati all'ospedale dell'Annunziata, già in condizioni difficili e a corto di medicinali.Una terza ondata di aerei alleati poche ore dopo era pronta a replicare l'attacco, ma visto che il comandante tedesco era ormai al sicuro, rinunciarono all'ennesimo raid.Durante la
Enrico La Civita
cerimonia, da un uomo presente tra il pubblico nell'aula consiliare, è arrivata una testimonianza diretta di quei tragici eventi.Si tratta di Enrico La Civita (foto) che quel giorno era presente in piazza Garibaldi.Una scheggia impazzita ferì alla gamba suo padre.Enrico, allora bambino, ha ricordato che il padre non fu portato in ospedale, poichè già strapieno di feriti.Fu un dottore che lo medicò alla gamba e lo curò a domicilio."In piazza dopo il mitragliamento erano sparse tantissime schegge ed io decisi di prenderne una con le mie mani.Dovetti subito farla cadere a terrà, era bollente"ha ricordato Enrico visibilmente emozionato.A mezzogiorno, tra i rintocchi delle campane dell'Annunziata, in Largo Faraglia, è stata inaugurata la lapide, opera dell’artista sulmonese Nunzio Di Placido.La lapide è stata scoperta dalla signora Mariolina Caroselli Di Bartolomeo e dal signor Raffaele Bonitatibus, superstiti
dell’eccidio(foto).Nella cerimonia in Largo Faraglia ha prestato servizio un picchetto d’onore degli Allievi del 168° corso di Polizia Penitenziaria, presso la scuola di formazione e aggiornamento di Fonte d’Amore. Sindaco e presidente del Consiglio comunale, nella piazzetta affollata da autorità, associazioni combattentistiche e d’arma, cittadini, hanno sottolineato il valore di queste cerimonie “omaggio alle vittime dei tragici fatti che segnarono l’epoca dell’occupazione tedesca, dal 1943 al 1944 ed a trasmettere ideali e valori di democrazia e libertà alle giovani generazioni, sollecitando la loro attenzione e la memoria sulla storia di quel tempo doloroso ma ricco di speranze e di tensione verso l’avvenire”.

                                  (video dell'inaugurazione della lapide)

Lando Sciuba




Mariolina Caroselli Di Bartolomeo e Raffaele Bonitatibus




la lapide posta in via Largo Faraglia

la casa mitragliata nel 1944 durante l'attacco aereo

la casa oggi, circa otto anni fa fu ristrutturata la facciata dell'edificio