SULMONA - "Peppino Ranalli, già revisore dei conti, già assessore al bilancio, da quasi un anno sindaco “unico” della città, con date e tasse sta facendo una grande confusione. Il rinvio in extremis (solo oggi) di una settimana per il pagamento della prima rata della Tari, infatti, è solo il prologo di un caos che rischia di travolgere i contribuenti nei prossimi giorni"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Sbic (Sulmona Bene In Comune). "Molti modelli F24 per il pagamento dell'ex Tares, infatti, non sono stati ancora recapitati nelle case dei sulmonesi, mentre risulta inaccessibile fino al 2 giugno il pagamento online.
Ma il vero inferno per i contribuenti ci sarà nei prossimi giorni per il pagamento e soprattutto per il calcolo della Tasi (l’ex Imu), che l'amministrazione comunale ha voluto approvare di fretta e furia, senza essere pronta ad informare i cittadini. Mancano infatti indicazioni del calcolo in formato cartaceo, per cui molti cittadini, specie anziani, che non usano internet, si ritrovano a fare lunghe file allo sportello per avere delucidazioni. Meglio non va per chi usa il computer: sul sito del Comune, infatti, sotto la voce Imu si trova un vero ginepraio di informazioni difficili da leggere e decifrare.Sulmona Bene in Comune per questo chiede il rinvio di almeno un mese del pagamento della Tasi e un'adeguata campagna informativa, anche con manifesti, per permettere a tutti i cittadini di pagare l'imposta e non doversi sentire “evasori” loro malgrado".
SBiC
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