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lunedì 20 ottobre 2014

"DE NINO-MORANDI"UFFICIALE IL TRASLOCO ALL'ITIS DI PRATOLA

SULMONA - E’ ufficiale. Gli studenti degli istituti tecnici commerciale e per geometri dovranno traslocare all’Itis di Pratola Peligna. Al termine del vertice di questa mattina in Prefettura a L’Aquila dall’amministrazione provinciale spiegano che si tratta dell’unica soluzione per garantire al momento il rientro immediato. Il presidente Antonio Del Corvo sarà comunque disponibile a prendere in considerazione eventuali alternative, se ovviamente dovessero esserci nelle prossime settimane da parte del Comune di Sulmona.
L’intento del sindaco Peppino Ranalli era invece quello di evitare il trasferimento. Sul tavolo il primo cittadino aveva posto tre soluzioni che erano quelle di creare i doppi turni con il liceo scientifico, utilizzare i locali delle scuole medie Capograssi e Serafini e quelli dell’ex Croce Rossa. Le proposte non sono però passate perché non esisterebbero le condizioni per renderle attuabili. Per quali ragioni? “Impensabile l’idea dei doppi turni allo scientifico – spiegano dalla Provincia – in quanto si costringerebbero gli studenti a terminare le lezioni a tarda sera. Sull’utilizzo delle scuole Capograssi e Serafini è contrario il dirigente scolastico Massimo Di Paolo che non intende sdoppiare gli studenti. Esclusa a priori anche la soluzione dell’ex Croce Rossa alla luce dei disagi già vissuti dagli studenti del liceo classico”. Nonostante queste ragioni il sindaco Ranalli continua ad esprimere la propria contrarietà in quanto “non si può portare fuori città – dice – una scuola storica come il De Nino-Morandi”. In questi giorni si lavorerà per far partire le lezioni del De Nino-Morandi all’Itis da lunedì prossimo 27 ottobre. Per alleviare le difficoltà dello spostamento saranno implementate le corse. Lo annuncia il presidente Del Corvo che ha inoltre dichiarato la disponibilità della Provincia dell’Aquila ad accollarsi le spese di trasporto degli studenti.

“Esprimo grande contrarietà alla decisione presa dalla Provincia di trasferire le due scuole, Itc “De Nino” e Itcg “Morandi”, nell'edificio dell'Itis di Pratola Peligna. Una decisione che appare eccessivamente frettolosa e che soprattutto non ha tenuto conto delle esigenze delle famiglie e dei ragazzi”.
 Lo dichiara il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, a conclusione dell'incontro che si è svolto questa mattina in Prefettura, all'Aquila, per decidere dove trasferire le due scuole di Sulmona rimaste senza sede, a seguito del sequestro operato venerdi scorso, dalla Guardia di Finanza, nell'ambito dell'inchiesta sulla messa in sicurezza dell'edificio di via D'Andrea.
“Stamattina, nell'incontro in Prefettura ho presentato tre proposte operative per fare in modo che le due scuole restassero almeno a Sulmona – spiega il sindaco - in particolare ho proposto il doppio turno con lezioni pomeridiane al Liceo Scientifico; ho proposto il trasferimento delle classi nella ex sede della Croce Rossa, che ha già ospitato il Liceo Classico e infine il trasferimento nelle scuole medie Panfilo Serafini e Giuseppe Capograssi. Tutte e tre le proposte sono state respinte inspiegabilmente dall'amministrazione provinciale e ho avuto l'impressione netta che tutto fosse stato già deciso, prescindendo dalla valutazione e dalla fattibilità delle soluzioni da noi avanzate. E' stata penalizzata ancora una volta un'intera città da una decisione che provoca disagi enormi agli studenti e docenti. Stringere i denti per sei mesi, senza condannare gli studenti al pendolarismo, sarebbe stato possibile, anziché creare ulteriori problemi. Ma davanti alla chiusura totale della Provincia e della stessa dirigenza scolastica il Comune è stato messo nelle condizioni di non poter salvaguardare gli interessi degli alunni, delle loro famiglie e della nostra città. Questo trasferimento nell'Itis di Pratola provocherà pesanti ripercussioni anche sulle attività commerciali che gravitano attorno alla presenza degli istituti scolastici interessati. E' un ulteriore danno perpetrato all'economia cittadina che sarebbe stato evitato se la Provincia fosse stata più attenta e costruttiva rispetto alle nostre proposte.