PACENTRO - Ha adescato la sua vittima facendole credere che aveva bisogno di una collaboratrice domestica e, invece, il suo unico scopo era quello di violentarla. Ma il "colpo" non gli è riuscito. Domenico Piccirili, 42 anni, di Pacentro è stato arrestato in flagranza di reato la notte tra mercoledì e giovedì scorso. Adesso si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione in attesa della convalida. L'uomo già un anno fa fu accusato dello stesso reato.
La sua tecnica per l'adescamento consiste nel rispondere ad offerte di lavoro, pubblicate su riviste specializzate tipo "Porta Portese", da parte di cittadine straniere in prevalenza romene.
Anche questa volta ha usato la stessa tattica. La giovane donna, 37 anni, residente a Roma è arrivata a Sulmona mercoledì sera. Il Piccirilli, una volta arrivato in stazione, l'ha fatta salire in macchina e durante il tragitto, per arrivare a Pacentro, le ha prima spiegato il lavoro e subito dopo l'ha palpata nelle parti intime. Fortunatamente non c'è stata violenza ma il reato è comunque stato maturato. Ad evitare il peggio è stata la stessa romena che, senza farsi prendere dal panico è riuscita a prendere il telefono avvisando dell'accaduto il compagno che si trovava a Roma nella loro abitazione. La donna, intelligentemente, ha parlato nella sua lingua d'origine depistando completamente il Piccirilli. Da lì, subito, la chiamata alla Compagnia dei Carabinieri di Sulmona. Un primo intervento è stato effettuato dalla radiomobile e poi, dagli uomini della stazione di Pacentro coordinati dal capitano, Francesco Nacca. L'uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato accusato di violenza sessuale art. 609 bis del Codice Penale. La donna durante la notte è stata ospitata da uno dei centri antiviolenza presenti sul territorio.
Barbara Delle Monache