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mercoledì 29 aprile 2015

MASTRANGIOLI VS DE CRESCENTIIS:NEL PD DISSENTI? NON TI CHIAMIAMO.W LA DEMOCRAZIA


RAIANO - "Mi dispiace tornare su una vicenda incresciosa e, per alcuni aspetti, molto dolorosa per il sottoscritto, ma un'intervista rilasciata dal Sindaco di Pratola e candidato a Presidente della Provincia rende obbligatoria una ferma e decisa replica.In particolare alla seguente risposta fornita a una domanda del giornalista circa il metodo seguito per la candidatura: “Ho grande stima di Enio, mi dispiace che sia andato via così malamente, però forse se nessuno l’ha chiamato qualche motivo c’era. Spesso ha avuto posizioni di rottura con il Partito, la partecipazione alle primarie nella sua Raiano non è stata certo brillante e questo ha pesato….”Un’affermazione forse inconsapevole ma sicuramente, oggettivamente, grave e aberrante"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Enio Mastrangioli consigliere provinciale del PD.
"Aberrante perché l’interpretazione contraria sarebbe che per esser chiamati, o peggio ancora “nominati”, non bisogna dissentire, ma essere allineati, in particolare con qualche cordata interna!!!E poi, chi decide di chiamare o non chiamare qualcuno? Chi ha questa delega, di portata quasi staliniana, di stabilire quali sono i portatori di fede e gli infedeli? Questa è una grande novità per un Partito che si chiama Democratico. Il PCI, forse, rispetto a queste logiche, può essere considerato un esempio di democrazia interna e di rispetto dei suoi aderenti, almeno ti processavano, per finta ma ti potevi difendere.La gravità dell’affermazione risiede nel voler tentare ancora una volta di personalizzare una vicenda e le motivazioni che hanno indotto il sottoscritto ad abbandonare polemicamente il PD, comunque “non malamente” perché l’ho comunicato in una sede formale di Partito.In un Partito che ha fatto delle Primarie, delle Parlamentarie, della consultazione degli iscritti e simpatizzanti, gli strumenti fondamentali per scegliere sindaci, governatori di regione, deputati e senatori, non era e non è accettabile che a decidere la candidatura per la Presidenza della Provincia abbiano provveduto tre o quattro persone, con un lavorio sotterraneo di cinque/sei mesi, fuori dagli organi zonali e provinciali di Partito. Senza un doveroso, a mio avviso, necessario coinvolgimento non del sottoscritto in quanto tale, seppur capogruppo uscente del PD, ma di tutti i Gruppi Consiliari facenti riferimento al PD. Con all’interno giovani e meno giovani preparati culturalmente politicamente, con ampie esperienze amministrative dietro le spalle. Quindi con pari dignità di altri.
Per quale ragione non si è voluta fare una discussione preliminare di carattere generale negli organi di Partito e anche consentire, a chi lo volesse, di avanzare la propria candidatura? Costava troppa fatica?  O per la sola ragione che, grazie alle nuove e assurde regole elettorali, che assegnano al voto di un consigliere di un piccolo Comune il peso ponderato di 30 e a quello dei grandi Comuni il peso ponderato di 600, siccome L’Aquila, Avezzano e Sulmona avevano e hanno i voti per vincere a tavolino la partita toccava solo a loro decidere chi “nominare”?
Dimentica il Sindaco di Pratola che appena qualche mese fa, fine gennaio, abbiamo sottoscritto un documento - il sottoscritto secondo firmatario dopo il Coordinatore di Zona - contro il metodo seguito dai Consiglieri Regionali del PD per le nomine regionali al Consorzio di Bonifica? Si è democratici a fasi alterne? O peggio ancora secondo i desiderata personali?
Se ci si ostina a non capire il senso della denuncia fatta e le ragioni di un atto compiuto da chi per ben quarantacinque ha militato con coerenza dentro un’area politica ben precisa, significa che la situazione è proprio grave. Per alcuni aspetti anche vergognosa poiché nessuno da allora a oggi si è preoccupato di approfondire tali ragioni ed anche spingere per un eventuale ripensamento o recupero del sottoscritto. Perciò a chi è ancora nel PD, raccomando di non dissentire troppo e di metter nel conto che si è utili fino ad un certo punto.
Certamente il sottoscritto ha espresso, in passato, le proprie opinioni su problematiche di carattere nazionale e locale, come ad esempio la contrarietà confronti della Delibera Regionale       (curata, guarda caso, del V. Presidente Lolli) che ha completamente cancellato il territorio peligno - compreso Pratola presente invece nella Delibera della Giunta Chiodi - dalla zonizzazione per gli aiuti di Stato. Così come si è espresso, nel 2011, 2014 e in questi mesi, contro la soppressione, del Punto Nascita di Sulmona.
L’ho fatto, ne vado orgoglioso e lo rifarei nei confronti di chiunque a difesa del nostro territorio e dei nostri Comuni, sia di nascita sia di adozione, come degli altri con i quali ho costruito, allora Sindaco di Raiano, l’Associazione, oggi Unione, ”Terre dei Peligni”: il primo caso concreto di aggregazione e coesione territoriale in Valle Peligna.
L’ho fatto anche per amore del PD, per evitare metodi e comportamenti, anche individuali, che ne sviliscano le ragioni e i valori di fondo che ci hanno spinto a fondarlo.
Nonostante ciò non c’è mai stato nessun atto di rottura verso il PD e nessun comportamento nei cinque anni di opposizione in Provincia che può essere tacciato d'incoerenza, slealtà, scarso impegno e pratiche compromissorie, altrimenti mi avrebbero dovuto sostituire.
Un’ultima doverosa puntualizzazione. Il Sindaco di Pratola cita anche il risultato delle ultime primarie a Raiano, a suo dire deludenti.Premesso che non capisco cosa c’entrino le primarie di Raiano per il Segretario Regionale con i metodi seguiti per le candidature alle elezioni provinciali, vorrei sottolineare che il sottoscritto non è il padre padrone del PD di Raiano che ha un autonomo Coordinatore di Circolo. Un Circolo che non ha fazioni interne interessate a portare e trasportare le persone a votare per contarsi. C’è da preoccuparsi, invece, per quelle realtà dove i dati sono fuori normalità: Napoli altri luoghi insegnano.
Quello che posso dire e concludo, che a Raiano non siamo stati e non siamo bravi a portare a votare la gente alle Primarie, però dopo il  post- sisma, grazie agli atti e procedimenti avviati dal sottoscritto come Sindaco e portati avanti e integrati dall’attuale Sindaco, sono stati approvati progetti ed effettuati interventi in corso pari a 37 Milioni di Euro per la ricostruzione degli immobili. A Pratola, quanti progetti e interventi sono stati approvati ed effettuati?
Chiaramente, sono contento che un mio compaesano diventi Presidente della Provincia, mi dispiace solamente che il sottoscritto per errori di conduzione e di metodo sia stato costretto ad uscire dal PD e un Assessore della Giunta di Centro Destra, attualmente ancora in carica con relativa indennità, sia nella lista del Centro Sinistra e che si chiama “Pronti per Cambiare”!!!! Se ciò è il nuovo che avanza: auguri!!!!"

                                  Enio Mastrangioli
                            Consigliere Provinciale
                              Ex Capogruppo PD