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lunedì 25 maggio 2015

DAL "NO AD OMBRINA" UNA RETE NAZIONALE PER DIFENDERE L’AMBIENTE, LA SALUTE E LA DEMOCRAZIA

LANCIANO - "A due anni dalla grande manifestazione di Pescara contro la deriva petrolifera in Abruzzo, che ha visto la partecipazione di oltre 40.000 persone, si è replicata sabato 23 maggio a Lanciano, la grande mobilitazione contro il progetto della Medoil “Ombrina Mare” nell’Adriatico, che cancellerebbe i trabocchi e metterebbe a serio rischio il costituendo parco nazionale della Costa Teatina.Un importante appuntamento al quale hanno aderìto, insieme ad altri 482 comitati, associazioni ed enti, anche i comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona.

Una manifestazione imponente, numericamente superiore a quella del 13 aprile 2013, nella quale hanno sfilato famiglie con bambini, anziani, studenti, disoccupati, turisti, sindaci di numerosi Comuni limitrofi e non, rappresentanti sindacali, associazioni e comitati provenienti da tutta Italia, associazioni di categoria, che hanno dato un contributo considerevole alla preparazione e alla riuscita dell’evento, anche chiudendo i loro negozi per partecipare alla manifestazione, ma non senza aver prima adornato le vetrine con le bandiere ed i cartelli “No Ombrina Mare”si legge in una nota giunta in redazione."Tutti uniti nella consapevolezza che la difesa del mare, di quella parte di mare con i trabocchi, è un dovere dal quale non si può prescindere quando si è davvero radicati alla propria terra, perchè nessuna piattaforma, con la sua nave-raffineria galleggiante, può essere la “nuova” connotazione geografica che le multinazionali del petrolio intendono dare alle nostre coste; perché nessuna trivella, o infrastrutture similari come gasdotti e centrali, possono essere concepiti come sviluppo e benessere. Lo sanno bene gli operatori del comparto turistico, delle cantine sociali, gli agricoltori che compatti hanno detto “no” alla devastazione del loro ambiente e al decreto “Sblocca Italia”, voluto dal Governo Renzi , vero e proprio passe-partout per le lobby del petrolio e del gas.
I comitati cittadini hanno anche partecipato, insieme alle diverse associazioni e comitati provenienti da 12 Regioni, domenica 24 maggio a Pescara, all’assemblea nazionale avente come tema: “Blocca lo Sblocca Italia”, per decidere le iniziative da intraprendere per contrastare gli articoli contenuti nel decreto stesso e che vanno nella direzione opposta a quella della tutela ambientale: consumo del suolo, cementificazione, permessi di ricerca in terra e in mare, infrastrutture energetiche, (tutte opere considerate strategiche), scarso incentivo per le rinnovabili, privatizzazioni e svendite con attacchi ai beni comuni e beni demaniali, ecc.. Dal confronto sono emerse le varie proposte su come condurre le lotte per la difesa dell’ambiente, della salute e della democrazia tra le quali la costituzione di gruppi di lavoro tematici, la questione referendaria sullo Sblocca Italia, una possibile manifestazione nazionale. Si è anche ipotizzata l'organizzazione di una "Conferenza dei Paesi del Mediterraneo sulla politica energetica dell' Unione europea" intesa quale primo passo di una rete europea dei movimenti e delle associazioni. Dopo la grande manifestazione di Lanciano ci sono tutte le condizioni per mettere in atto nel nostro Paese una mobilitazione popolare che ponga al centro la difesa dei territori, la sostenibilità e la partecipazione delle comunità locali alle scelte che riguardano la loro vita".       

Comitati Cittadini per l'Ambiente di Sulmona