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giovedì 6 agosto 2015

METANODOTTO SNAM, I GIOCHI SEMBRANO FATTI.LA DECISIONE ORA SPETTA AL GOVERNO

SULMONA - Nonostante la contrarietà, ribadita anche oggi dagli enti locali, ora dovrebbe esserci direttamente la decisione finale da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri che si appresta a ricevere l’input dal funzionario della direzione generale del Ministero dello Sviluppo Economico Concetta Cecere. C’è poco da sperare per il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli il quale sottolinea la scarsa presenza della maggior parte delle città interessate al passaggio del gasdotto. Stamane oltre alle Regioni Abruzzo ed Umbria vi erano soltanto i Comuni di Sulmona, Pratola Peligna, Popoli e la Provincia dell’Aquila.
Snam e Ministero dello Sviluppo Economico vanno dunque dritti per la loro strada con il muro contro muro che, registratosi anche nell’incontro odierno, ha avuto momenti di tensione tra le parti. La partita sembra persa ma l’assessore regionale all’ambiente Mario Mazzocca non demorde: “Siamo pronti a contestare in tutte le sedi la posizione assunta in quanto la nostra non è assolutamente una battaglia ideologica ma di merito e di sostanza. Intendiamo far valere la volontà degli abruzzesi e ci opporremo fino alla morte contro un Governo che vuole decidere il destino del territorio, senza ascoltare la volontà delle popolazioni e senza prendere in considerazione una controparte legata all’ambiente ed ai rischi connessi ad opere del genere”. Se per la centrale di compressione sembra esserci una boccata d’ossigeno in quanto è stato deciso di differire il procedimento di quarantacinque giorni rimandando il tutto al 14 settembre affinché la Regione possa formulare una proposta di ubicazione diversa da Case Pente, per il metanodotto non sembrano esserci speranze. Se la Conferenza di Servizi di metà settembre dovesse decidere finalmente di spostare la centrale, al territorio toccherebbe solo il metanodotto perché i giochi sembrano fatti.