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lunedì 28 settembre 2015

METANODOTTO SNAM.ASSOCIAZIONE"INSIEME PER IL CENTRO ABRUZZO": IL NEGAZIONISTA

SULMONA - "L’Associazione culturale “Insieme per il Centro Abruzzo”, pur non condividendo l’opinione espressa dal signor Pasquale D’Alberto, riguardo la realizzazione della Centrale di compressione del gas a Sulmona la rispetta comunque, perché la ricchezza di un Popolo sta nella libertà di pensiero della persona.Ciò premesso, occorre fare, poi, le opportune riflessioni.
Innanzitutto il signor D’Alberto, come giornalista, dovrebbe sapere che quando si fanno queste affermazioni, occorre specificare le fonti da cui si attingono le informazioni"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Antonio Ruffini."L’Associazione, infatti, basandosi sulle rispettabili e valide opinioni espresse a suo tempo da medici competenti in materia, che hanno informato la pubblica opinione sui reali rischi a cui andrebbe incontro la popolazione della Conca Peligna con  la realizzazione di tale struttura, ha ritenuto opportuno battersi per la difesa del territorio e della sua gente. In secondo luogo al signor Pasquale sfugge, forse, la particolare orografia del nostro territorio. Sulmona e Raiano si trovano ubicate nella stessa Conca Peligna circondata e racchiusa da monti che superano i mille metri e che non consentono, quindi, un ricambio d’aria come, invece, è possibile nei territori pianeggianti e aperti.Inoltre, per il noto fenomeno fisico della “inversione termica”, anche quel po’ d’aria che potrebbe disperdersi attraverso il “camino” è in parte ostacolato e l’aria viene respinta verso il basso. Dietro alla realizzazione della Centrale di compressione del gas non c’è il progresso che vogliono far credere i “negazionisti” ma, molto più semplicemente e fraudolentemente, una speculazione ad opera di una multinazionale preoccupata solo di fare guadagni senza scrupoli contro la salute delle persone, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico del territorio". 
                                                                                         IL   PRESIDENTE
                                                                                  (Dott. Ing. Antonio Ruffini)



Lettera aperta sul problema della centrale Snam e Metanodotto

Gentili direttori
sono sempre stato favorevole alla realizzazione del metanodotto Snam e
della Centrale di Sulmona. L'ho detto pubblicamente, l'ho scritto
mettendomi contro anche la direzione di quello che allora era il mio
giornale. Ho condiviso con alcuni amici una posizione di minoranza,
sistematicamente ignorata dalla gran parte dell'informazione peligna
nella quale, su questa questione, vige una specie di opprimente pensiero
unico.
Sono stato e sono favorevole per molte ragioni. Perchè questo territorio
non può dire soltanto dei "no". Perchè l'energia, quella pulita, non può
essere bloccata da chi vorrebbe riportarci al medioevo. Perchè la
pericolosità sismica è una cosa sulla quale hanno grandi perplessità
molti autorevoli geologi. Perchè con questa logica oggi (benedetto
Mattei!) non avremmo il gas nelle case. Perchè quella del percorso
alternativo sul  mare è una favola. Gli stessi che oggi la auspicano
come alternativa al percorso ipotizzato, sarebbero domani i primi ad
andare a fare le battaglie per impedire che esso (il metanodotto) passi
sul quel mare già minacciato da Ombrina.
Ma è proprio questo lo scopo di questa mia lettera aperta. Oggi i
leaders dei Comitati per l'Ambiente, per la passione dei quali nutro il
più grande rispetto (oltre che sincera amicizia), maledicono i politici,
li etichettano come servi o traditori.
Forse dimenticano che quegli stessi politici, per cinque lunghi anni,
dalla famosa "parola di lupetto" di Federico ad oggi, hanno seguito solo
loro. Quelli locali e quelli regionali, chi in buona fede, chi per
opportunismo, chi per quieto vivere.
Molti sindaci che magari la pensano come me ed altri, pur di non andare
contro corrente, hanno evitato di esprimere pubblicamente le loro opinioni.
Tutti concentrati su una battaglia per me antistorica, hanno evitato di
occuparsi di altro. La battaglia per lo sviluppo è passata nel
dimenticatoio, lasciata alla sola buona volontà dei sindacati.
Io penso che la notizia di ieri (una centrale che si fa, ma seguendo
criteri meno impattanti e rispettosi dell'ambiente circostante) sia una
buona notizia. Da parte dei politici, sindaci, presidente e consiglieri
provinciali, consigliere regionale, ma anche del mondo delle
associazioni e la società civile l'auspicio che facciano un atto di
realismo e comincino a pensare a come poter utilizzare questa
opportunità nel modo migliore per lo sviluppo di questo territorio.
Ringrazio vivamente per l'ospitalità

Pasquale D'Alberto
Raiano