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venerdì 2 dicembre 2016

CONFERENZA SU BUSSI E VALPESCARA. "SULLE MACERIE DI ENTI ED ISTITUZIONI, GOVERNO E MINISTERO COMPRESI, SALE...EDISON. E, FORSE, ANCHE TOTO!"

"Molti annunci, pochissimi e insignificanti passi in avanti, molti indietro.Provincia di Pescara e quasi tutti i comuni della Valpescara assenti: una vergogna.Arta e regione Abruzzo in difficoltà".BUSSI - "La conferenza dei servizi su Bussi e Valpescara al Ministero dell'Ambiente, dopo 5 ore di discussione, in sintesi può essere definita come l'avvenuta certificazione che le Istituzioni ai massimi livelli hanno finora fallito.Dopo 8 anni, possiamo commentare solo la vista sulle macerie.
Sul cumulo di omissioni, inadempienze, errori ora prova a salire...Edison e, forse, anche Toto.Abbiamo letto poco fa il comunicato del Ministero dell'Ambiente, invero piuttosto ermetico, per non definirlo altrimenti. Ricordiamo che sui Siti Nazionali di Bonifica e quindi anche su Bussi, il Ministero è competente per legge dal 2008. Il commissario delegato dal Governo esercitava la sua azione solo su alcune aree del sito, seppur significative, come la discarica Tremonti e le discariche 2A e 2B. Ora anche questa competenza è tornata al Ministero.Ricordiamo che dopo otto anni dovremmo trovarci a discutere di collaudi delle bonifiche.  Non dovremmo certo stare a magnificare l'approvazione di - pochi - piani di caratterizzazione (o l'invio delle lettere di richiesta degli stessi...). Stiamo parlando, cioè, dell'elenco delle analisi da fare!Commentiamo ora i punti salienti oggetto della discussione di ieri.

IL DISASTRO DEL...GOVERNO TRAMITE IL SUO COMMISSARIO DELEGATO
Il Ministero dell'Ambiente sta cercando di mettere la sordina su un fatto clamoroso che riguarda direttamente lo Stato e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, visto che ieri è stata fatta una prima disamina del lavoro decennale svolto dal Commissario di Governo.
Il Ministero ha sostenuto che è difficile reperire la documentazione, perchè in larga parte cartacea e solo in parte elettronica, con un singolo funzionario che sarebbe "depositario" delle varie conoscenze sulle procedure attivate dal Commissario negli anni. Addirittura ci è stato detto che sono venuti in possesso della caratterizzazione sulla discarica Tremonti, pagata dal Commissario delegato 980.000 euro, il 28 novembre 2016, cioè 2 giorni prima della conferenza dei servizi suddetta!
Nonostante i tempi ristretti per valutare il lavoro commissariale, come se nulla fosse, è stato invitato il rappresentante di Edison per parlarci, con tanto di presentazione in power point, della loro proposta di Piano di caratterizzazione con l'illustrazione da parte della multinazionale di tutte le criticità dell'attività svolta dal Commissario del Governo.

A quel punto ci saremmo aspettati una cautela istituzionale da parte del Ministero nel valutare la documentazione commissariale prima di liquidarla come inservibile, visto che l'avevano da appena due giorni. Speriamo di poter leggere tale documento a breve se il ministero lo pubblicherà.

Evidenziamo, tra l'altro, che la proposta di Edison su Tremonti dovrà essere ancora sottoposta al vaglio di una nuova conferenza dei servizi per cui non è certo operativa da subito (nel suo comunicato il Ministero si riferiva solo all'avvio da parte di Edison della caratterizzazione di Piano d'Orta da completare entro 90 giorni).

Come Forum H2O abbiamo chiesto:
a)che il Ministero si prenda la responsabilità di mettere nero su bianco che il lavoro del commissario è, in tutto o in parte, inservibile, spiegandone le ragioni.
Altrimenti non si capisce come si fa ad annullare quel lavoro. Anche noi abbiamo più di qualche dubbio ma il sito di Bussi soffre da troppo tempo proprio di scarsa linearità da parte dei vari soggetti coinvolti. Bisogna recuperarla.
Inoltre il Ministero stranamente continua a sorvolare sul fatto che su quell'area la Procura ha svolto una quantità infinita di analisi.
Facciamo notare che una nuova caratterizzazione vorrebbe dire ripartire da zero con ulteriori ritardi sulla bonifica.
Insomma, a nostro avviso, si può trattare al massimo di qualche integrazione alle informazioni già disponibili.
Altrimenti anche in questo caso il Ministero ci deve dire perchè tale documentazione agli atti dei processi attivati dalla Procura non vale.

b)Qualsiasi misura di prevenzione da parte di Edison sul sito della Tremonti, il cui dissequestro è stato richiesto dal Ministero lo scorso 18 novembre nonostante produca ancora inquinamento all'esterno e nonostante la legge consenta di poter comunque operare in un sito sequestrato previo parere della Procura, deve tener conto che ci sono questioni non secondarie legate sia ai processi penali in corso sia ad eventuali altri procedimenti che potrebbero scaturire in futuro. Ad esempio, ieri Edison ha paventato che lo scavo dei piezometri per la caratterizzazione da parte del Commissario potrebbe aver collegato diversi livelli di falda. Ciò, ha suscitato preoccupazione da parte del Ministero in quanto si potrebbe verificare una contaminazione.
Non vorremmo che tra qualche anno si possa dire che a causare l'inquinamento in atto oggi delle falde a valle della Tremonti possa essere stato solo un intervento improvvido del Commissario Goio.
Anche su questo aspetto il Forum H2O ha invitato il Ministero a tenere una linea che permetta di risalire ad eventuali responsabilità sull'inquinamento senza aggiungere fattori di confusione.

DISCARICHE 2A E 2B: IL BANDO DA 40 MILIONI DI EURO, I RUP CANGIANTI  E...TOTO.
La dirigente D'Aprile ha confermato che si va avanti con il bando pubblicato a suo tempo dal Commissario Goio per la bonifica della discariche 2A e 2B con circa 40 milioni di euro.
Si potrebbe dire: bene. Peccato che il Ministero abbia detto ieri di aver sollevato il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) perchè non aveva i requisiti per ricoprire tale ruolo, di aver nominato un nuovo RUP che si è dimesso dopo un mese per motivi di salute e che si è in cerca di un nuovo RUP in accordo con la regione Abruzzo. A domanda sul perchè il RUP deve essere attribuito alla Regione, che non ha alcuna competenza, il ministero ha risposto di non poter nominare un proprio RUP in quanto Ente Procedente. Su questo aspetto stiamo facendo un approfondimento tecnico-legale ma ci pare una spiegazione piuttosto debole visto che è proprio il Codice degli Appalti a stabilire in maniera chiarissima all'Art.31 che il RUP deve appartenere proprio all'Amministrazione appaltante. Non si comprende, quindi, perchè debba essere la regione a "offrire" il ruolo di RUP al Ministero.
Nella discussione ieri è intervenuta anche la TOTO Holding che, dopo aver espresso anche dubbi sulla legittimità dell'operazione, ha chiesto spiegazioni sul perchè si sia fatto ricorso all'appalto, visto che loro avevano depositato, reiterandola a luglio 2016 (!), una proposta di bonifica e reindustrializzazione. Situazione paradossale ma insidiosa. In ogni caso in base alla legge il Ministero in qualche modo dovrà pur rispondere con un Sì o con un No motivato, come chiesto ieri dalla società.
Tra l'altro: di quale quale progetto si tratta?

INDIVIDUAZIONE DEL RESPONSABILE DELLA CONTAMINAZIONE DELLE VARIE AREE
Tutte queste discussioni rischiano di essere surreali (in larga parte lo sono già) se non si affronta il tema centrale dell'individuazione dei responsabili della contaminazione che deve essere assicurata dal punto di vista amministrativo dalla provincia. Se si vuole la bonifica quello è il primo aspetto da chiarire.
Solo sull'area ex Montecatini di Piano d'Orta la Provincia di Pescara, con anni di ritardo che hanno tenuto fermo oltre un milione di euro stanziato per la messa in sicurezza dell'area (denari che ora si rischia di dover re-indirizzare), ha individuato in Edison il responsabile (che ha proposto subito ricorso al TAR contro questa decisione). Ora la società si dice disponibile a realizzare il piano di caratterizzazione (approvato da oltre un anno) e ad attuare eventuali misure di prevenzione (tra l'altro questo aspetto l'abbiamo sollevato noi altrimenti andava in cavalleria). Edison è obbligata per legge ad operare in questo modo, non capiamo cosa ci possa essere da festeggiare. Anzi, bisognerebbe capire perchè sono passati otto anni per avere questo "risultato".

Abbiamo anche evidenziato che in alcune aree limitrofe del sito a Piano d'Orta le misure di prevenzione sono consistite finora in...frasche tagliate dai residenti e appoggiate sui residui industriali dove giocano i bambini essendo a pochi metri dalla strada!

Sull'individuazione del responsabile della contaminazione per le altre aree il Forum H2O ha scritto da tempo agli enti chiedendo di attuare quanto previsto dalla legge. Ieri lo abbiamo ribadito e ci siamo sentiti rispondere dal Ministero che hanno fatto una circolare a tutte le provincie italiane (sic!). Se è per questo, c'è la legge per cui la circolare non servirebbe neanche...

Qui si tratta di sollecitare specificatamente, anche tramite diffide, la Provincia di Pescara a provvedere ad individuare il responsabile della contaminazione per la Tremonti, per il sito industriale, per le 2A e 2B e per tutte le altre aree inquinate anche al di fuori del SIN se necessario.

L'ARTA (E LA REGIONE) IN DIFFICOLTÀ
Diversi soggetti privati vorrebbero affidare ad ARTA la redazione e l'esecuzione dei piani di caratterizzazione richiesti, finalmente con un po' più di veemenza, dal Ministero ai vari soggetti privati che sono inadempienti da anni.
Poi l'ARTA dovrebbe attuare la caratterizzazione delle aree di interesse pubblico (comprensive di particelle di privati) da realizzare in 13 mesi (!) tramite accordo di programma con la Regione.
Peccato che:
a)ieri non erano ancora ben chiare le aree da sottoporre a caratterizzazione (c'era una difformità non da poco tra quanto proiettato con slide dal Ministero e quanto sembrava aver previsto la Regione);
b)l'ARTA ha dichiarato di aver fortissime criticità di bilancio tali da comportare potenziali problemi nell'avanzamento dei lavori.
Il Ministero ha fatto plurimi appelli alla Regione ad assicurare la tempistica e l'operatività dell'ARTA.
c)come Forum abbiamo chiesto che l'ARTA non prenda altre commesse se non è in grado di rispettare tutti i tempi di consegna.

Una figuraccia epocale davanti a decine di enti, istituzioni, privati ed associazioni.

IL SITO INDUSTRIALE È IN SICUREZZA?
Altro punto che è venuto fuori solo dopo le nostre insistenze è quello dell'efficacia delle misure di prevenzione per evitare che esca l'inquinamento dal sito industriale.
Ebbene, ci è stato riferito che nei pozzi spia a valle del trattamento delle acque di falda contaminate che sono sotto l'area industriale, ci sono "limitati superamenti" per il cloruro di vinile. Abbiamo fatto sommessamente notare che è un "cancerogeno accertato per l'uomo" e che a valle del trattamento i valori dovrebbero essere sotto ai limiti di legge.
Pare esservi un miglioramento rispetto agli anni precedenti ma dopo 12 anni dall'avvio del trattamento delle acque al limitare del sito industriale ci aspetteremmo una completa efficacia.

LA "BOMBA" DEL SINDACO DI BUSSI SULLA CENTRALE ELETTRICA
Il sindaco di Bussi, al momento della discussione sullo stato della caratterizzazione dell'area della Centrale elettrica Edison, dopo che il ministero con ARTA stavano certificando l'assenza di contaminazione nei suoli, ha letteralmente lasciato basiti tutti sostenendo che la centrale sarebbe stata costruita sopra un vecchio stabilimento di produzione dell'iprite (il gas mostarda) e che lui la firma sopra un certificato di non contaminazione non ce la metterebbe mai. Ha aggiunto che i materiali derivanti dagli sbancamenti sarebbero in due discariche in giro per l'Abruzzo e che ci sarebbe un'indagine presso la procura di Sulmona.
A parte i dubbi che vogliamo esprimere sul metodo, sui tempi e sulle modalità della dichiarazione, come Forum ci siamo trovati a dover ovviamente chiedere tutti gli approfondimenti del caso, visto che le dichiarazioni, fatte davanti a 50 persone in una conferenza dei servizi con registrazione audio, vengono da un sindaco nell'esercizio delle proprie funzioni.
Il Ministero a quel punto ha chiesto ad ARTA di riverificare tutte le carte sulle caratterizzazioni.

SINDACI E PROVINCIA DI PESCARA ASSENTI
A parte il comune di Bussi, che rappresentava per delega (pervenuta sul cellulare del sindaco) anche Bolognano, tutti gli altri comuni della valpescara che erano stati convocati risultavano assenti. Una vergogna, come se l'inquinamento non si riversasse verso i loro territori con il Fiume Pescara.
Mancavano: Chieti, Castiglione a Casauria, Cepagatti, Alanno, Tocco da Casauria, Torre de' Passeri, Popoli, Rosciano, Scafa, Manoppello.
Mancava anche la Provincia di Pescara che pure dovrebbe avere un ruolo centrale, come detto.

I PIANI DI CARATTERIZZAZIONE APPROVATI IERI
Il ministero ha voluto ricordare alcuni dei risultati della conferenza dei servizi di ieri.
In realtà il Piano di caratterizzazione approvato per Isagro riguarda poche migliaia di mq del sito industriale, peraltro in larga parte già caratterizzate. Si tratta solo di allargare le analisi ad alcuni nuovi analiti.
Il Piano di Caratterizzazione di RFI giaceva al Ministero da oltre un anno e riguarda anch'esso un'area piuttosto limitata e in parte già oggetto di caratterizzazione.
L'accordo Regione-Arta sulle aree di interesse pubblico in realtà è in ritardo di anni!
Poi dovremmo "festeggiare" le lettere di richiamo per i piani di caratterizzazione, note che a ieri non avevano sortito alcun effetto.
Insomma, tolto l'inopportuno richiamo a quanto Edison ha detto di voler fare (per obbligo di legge), un po' poco, ci sembra, per esprimere tutta questa soddisfazione.

CONCLUSIONI
Non vorremmo, e lo diciamo noi che sul Commissario Goio, da vivo, abbiamo espresso le critiche più feroci assieme a pochi altri chiedendone anche le dimissioni, che ora, da morto, diventi l'unico capro espiatorio di tutti i mali che affliggono il sito.

Non vorremmo che una società come Edison, che ricordiamolo, è obbligata per legge a risolvere le situazioni che la coinvolgono in vario grado, sia ora presentata quasi come la salvatrice della Patria. Il disastro in cui sono ridotte le istituzioni non può portarci a questo.

Se il Ministero dell'Ambiente vuole effettivamente dimostrare di portare un'aria nuova, oltre a quanto richiesto sopra:
a)promuova anche la trasparenza totale sugli atti con pubblicazione sul sito WEB della documentazione commissariale;
b)pubblichi, come annunciato, tutta la documentazione sui monitoraggi, estendendo la trasparenza anche sui progetti di bonifica, su cui invece ci è stato detto che esisterebbe un diritto di proprietà intellettuale che impedirebbe la pubblicazione. Una cosa del tutto priva di fondamento giuridico.

Lo stringato e trionfalistico comunicato del Ministero che abbiamo appena letto va nella direzione opposta.

Segreteria Operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua