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giovedì 26 gennaio 2017

MÒ BAST REPLICA A GEROSOLIMO : DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA !

SULMONA - "Nessuno vuole dimenticare, svilire, o mettere sullo stesso piano la V Macro Area Alto Aterno con la Valle Peligna, evidentemente, non si è colta l'essenza del nostro ragionamento, e cioè di una assenza di progetto, Istituzionale e Politica sulla Valle Peligna. Bene che ci sia una quinta Macro Area ma ci si chiedeva perchè, e non da oggi, ma dal 2014  pur avendone tutte le caratteristiche, ribadiamo, la Valle Peligna è esclusa da qualsiasi tipo di provvedimento regionale che prenda atto dello stato di crisi pluridecennale in cui si dibatte.
Perchè la Regione non si tiene il alcun conto del deliberato di 16 Comuni e della raccolta di oltre tremila firme per la istituzione ANCHE della Macro Area Valle Peligna e Valle del Sagittario.
A questo il Sig. Assessore NON RISPONDE, ma scarta, travisa, fa finta di non capire e, come dice il detto, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Qui non si tratta di rivendicare trattamenti di priorità o di svantaggio minore o maggiore nell'ambito della "geografia regionale", ma di eguaglianza di diritti tra territori e di pari trattamento che deve essere affermato, dal momento in cui c'erano due anni fa e ci sono oggi tutte le condizioni normative per poter avere benefici "di legge" e non regalie o peggio subordinazioni alle volontà dell'Assessore di turno.
Poi molto da questo punto di vista ci sarebbe da disquisire e da dire anche sulla istituzione delle altre Macro Aree, e molto ci sarebbe da dire  sui Poli di Attrazione, dove anche qui ci si invita a "studiare"ma non viene fornita alcuna spiegazione plausibile della volontà della Giunta Regionale di portare avanti un processo di marginalizzazione della Città e della Valle Peligna. Una responsabilità grave che andrebbe spiegata, e non possono esistere su questo ed altro deleghe in bianco !
Non si sa il nostro scienziato della politica a quali testi attinga o studia, ma un pò di umiltà ed un pò meno prosopopea non guasterebbero. Le condizioni di marginalità della Valle Peligna ci sono tutte, sono evidenti e solo chi vuole avere un atteggiamento demagocico e populista, autoreferenziale non si avvede, o non vuole avvedersi o peggio ancora vuole negare l'evidenza e sproloquia senza cognizione     di causa.
Poi visto che parla di "onestà intellettuale che dovrebbe imporre a ciascuno di noi di valutare l'oggettività dei dati e di prendere atto anche dei risultati positivi ottenuti in ragione di una incisiva e fruttuosa azione politica" magari ci spiegherà quali siano questi risultati degli ultimi due/tre anni per la Valle Peligna se non quello di vendere "fumo".... 
Il dato di disoccupazione del nostro territorio, tra i giovani SOPRATTUTTO, il Signor Assessore dovrebbe conoscerlo, così come dovrebbe conoscere i fondi destinati, al territorio della Valle Peligna dal Masterplan Abruzzo, che vero, ci sono, ma che sono "ridicoli" rispetto alle risorse finanziarie ed alle previsioni di Piano!   Dovrebbe spiegarci perchè è favorevole al Bypass ferroviario di Pratola Peligna, che contribuisce a marginalizzare il nodo ferroviario di Sulmona, dovrebbe spiegarci perchè si è detto favorevole alla alimentazione "elettrica" della Centrale Snam. Anche qui, non stiamo rivendicando "condizioni di priorità, in termini di svantaggio", ma di pari trattamento e di difesa del nostro Territorio che pure il Signor Assessore ha eletto, o ci vuole vedere sempre e solo con il cappello in mano ? Noi a questo gioco non ci stiamo.
Dovrebbe anche spiegare perchè Lanciano e Vasto pur essendo del tutto paragonabili a noi sono in deroga e conservano servizi sanitari sanitari di I° livello mentre Sulmona è declassata.
Addirittura si ha il coraggio di spacciare il declassamento dell'Ospedale di Sulmona come un grande risultato ottenuto"in deroga alle disposizioni ministeriali, in virtù di una precisa azione politica in seno all'amministrazione regionale volta alla salvaguardia del diritto alla salute, ha conservato il punto nascita".
Per il punto nascita sono stati protagonisti nella battaglia Il Comitato Punto nascita, I Cittadini a migliaia, non il Signor Assessore, che nemmeno sapeva nel febbraio 2015 che il suo sodale D'Alfonso aveva chiuso con provvedimento Commissariale il punto nascita di Sulmona, dimenticando poi che l'Agenas ha con proprio provvedimento sospeso la chiusura del punto nascita fino alla istituzione del servizio di elisoccorso.
Con le sue considerazioni offende invece tutti coloro che si sono battuti civilmente e democraticamente al mantenimento del servizio, ed in ogni caso la battaglia per la salvaguardia della salute (art. 32 Cost.) non si esaurisce con il punto nascita, sono i servizi Ospedalieri che giorno dopo giorno vengono ridotti, depauperati, costringendo gli utenti, i Cittadini a recarsi di volta in volta a L'Aquila, ad Avezzano, A Chieti. Sono gli atti amministrativi, la perdita dei Dipartimenti, e quindi dei servizi di qualità a costringerci alla transumanza sanitaria dentro e fuori Regione. Sono queste le questioni che ci interessano, non altre.
Quanto poi ai fallimenti elettorali, o "al bieco furore di alimentare il fuoco della protesta"  si sappia che ci muove solo l'interesse al mantenimento di servizi di qualità essenziali per la collettività, non si può continuare con questa solfa che chi non è allineato al modus operandi dell'Assessore diventa il nemico da battere o da combattere a prescindere. Confrontiamoci invece pubblicamente sui problemi, e quelli elencati non ci sembrano secondari, questo l'invito. Sulla Sanità siamo ancora in attesa, ad esempio, dopo mesi, dell'Assemblea pubblica che lo stesso D'Alfonso aveva sollecitato al Sindaco di Sulmona. Inascoltati !"

   Per Il Coordinamento Mo' Bast                                   
   Domenico Capaldo