SULMONA – Con il cambio della compagine dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, il provvedimento di riorganizzazione dell’area medico legale Inps di via Gennaro Sardi è stato sospeso. Non una vittoria definitiva ma un risultato che infonde fiducia su una battaglia che negli ultimi mesi si è fatta più accesa tant’è che l’Associazione Nazionale Medici Inps (Anmi) e il Femepa stavano per scendere in piazza con la proclamazione di uno sciopero e con lo stato di agitazione.L’allarme venne lanciato lo scorso 22 dicembre. Secondo l’Inps Nazionale
i centri che garantiscono l’area medico legale sul territorio regionale sarebbero dovuti scendere da sei a quattro con il potenziale accorpamento della sede di Sulmona a quella del capoluogo di regione. Stessa sorte sarebbe toccata ad Avezzano. Con il cambio dei vertici nazionali il discorso si è riaperto e sul piatto della bilancia ci sono sempre i numeri e le attività dell’area medico-legale di Sulmona. Sono circa 36 i comuni che beneficiano del servizio dalla Valle Peligna all’Altro Sangro, compresa la Valle Subequana, fra visite dirette, revisioni di invalidità civile e di invalidità pensionistica. Alla faccia della riorganizzazione, che voleva cancellare l’area medico-legale a Sulmona, i dirigenti medici da anni chiedono il potenziamento dell’organico per assolvere a tutte le manzioni dell’ufficio. Per ora si tratta di un pericolo scampato, anche se l’attenzione sulla vicenda non verrà meno.
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