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venerdì 10 marzo 2017

ISAL: INSIEME PER UNA VITA SENZA DOLORE. TERESA DE SIO A SULMONA IL 22 APRILE

INSIEME PER UNA VITA SENZA DOLORE.IL QUADERNO ISAL FONDAZIONE ISAL
SULMONA - In Italia il dolore cronico è stato riconosciuto quale Malattia Disabilitante dalla Legge 38/2010 che garantisce ai cittadini italiani il diritto ad accedere alle cure in ogni struttura sanitaria. Nonostante tale normativa, accolta dalle Nazioni Unite quale esempio di civiltà, la popolazione non è a conoscenza del suo diritto alla cura. Il dolore cronico è una patologia in sé per le conseguenze invalidanti che comporta per la persona che ne soffre dal punto di vista fisico, psichico e socio-relazionale; esso compromette qualsiasi attività quotidiana generando depressione, senso di sfiducia e malessere.

 Mal di schiena, emicrania, endometriosi, vulvodinia, fibromialgia, nevralgie, esiti da trauma, sono solo alcuni nomi di malattie caratterizzate da dolore cronico. Secondo gli ultimi dati del Rapporto del Consiglio dell’U.E. sulle malattie croniche, in Europa la prevalenza del dolore cronico è compresa tra il 16% e il 46%; ciò significa che circa 80 milioni di europei sono affetti da dolore cronico moderato-grave. In Italia questa prevalenza raggiunge il 26% della popolazione: 13 milioni di persone soffrono di dolore, di queste il 40% non è a conoscenza di centri specialistici a cui rivolgersi seppur un 90% delle sindromi dolorose preveda una cura da cui trarre giovamento. In media le persone colpite da dolore cronico vivono in uno stato di sofferenza continua per almeno 7 anni ma per quasi un quinto di loro questo periodo si estende ad oltre 20 anni. Questi dati evidenziano come il dolore cronico sia un vero dramma sociale, un’epidemia di sofferenza con un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che ne sono colpite, dei loro famigliari ma anche dei sistemi sanitari nazionali, un’emergenza che obbliga dunque la Società Civile a misurarsi con la necessità di costruire procedure innovative di trattamento, cura e prevenzione del dolore. Per questa ragione dal 2009 ISAL organizza annualmente la Giornata "Cento Città contro il Dolore", un evento che favorisce la sensibilizzazione delle Istituzioni e della Società Civile nei confronti del dolore cronico e che vuole dare voce ai bisogni delle persone che ne soffrono. Con la collaborazione di medici specialisti e di volontari, durante la Giornata vengono svolte consulenze mediche gratuite per dare informazioni sul dolore e su quelle che sono le possibilità di cura. Oltre alle piazze italiane ed estere, la Giornata coinvolge le strutture sanitarie all’interno delle quali viene svolta una campagna informativa con la presenza di banchetti, stand e attraverso l’organizzazione di eventi, convegni, incontri aperti con l’utenza, open-day e visite gratuite presso gli ambulatori di terapia del dolore. All’interno di questo grande evento annuale ISAL, in collaborazione con l’Associazione "VitaINdolore", comitato di pazienti nato in seno alla Fondazione e in accordo con la Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera IRCCS di Reggio Emilia, vuole avviare per il 2017 un percorso sul territorio al fine di dare supporto a chi è colpito da dolore, sensibilizzando e informando la popolazione su quella che è la prevenzione e la cura delle patologie dolorose croniche. Il progetto prevede la costruzione e la diffusione di un Quaderno dedicato alle diverse tipologie di dolore cronico, diviso in sezioni specifiche che sappiano dare consigli e utili spiegazioni sulla cura e la gestione delle patologie dolorose, a partire da quelli che sono gli itinerari terapeutici più indicati, i rischi dei farmaci, il centro specialistico della propria città cui affidarsi. I Quaderni ISAL verranno distribuiti all’utenza in occasione della prossima Giornata "Cento Città contro il Dolore", prevista per