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sabato 27 maggio 2017

CASAPOUND PROTESTA PER IL DE NINO-MORANDI “BASTA CHIACCHIERE”

SULMONA – Protesta di CasaPound Italia Sulmona nell’edificio scolastico De Nino-Morandi, chiuso dal 17 ottobre 2014.Dopo i sigilli posti dalla Guardia di Finanza dell’Aquila su una parte del plesso per presunti lavori sbagliati post sisma, da ormai tre anni la scuola è abbandonata a se stessa e i giovani di CasaPound hanno dato vita ad una manifestazione pacifica ma eclatante. Un grande striscione con scritto “Basta chiacchiere, il De Nino-Morandi torni a Sulmona”
e poi cori di stadio dall’altoparlante per richiamare l’attenzione degli studenti che transitavano nella zona, dei titolari delle attività commerciali e delle istituzioni. “La misura è colma e di chiacchiere non ne vogliamo più sentire. E’ ora che la scuola torni a Sulmona”- interviene il responsabile di CasaPound Italia Sulmona Giovanni Bartolomucci.

"Con questa azione” afferma Giovanni Bartolomucci, responsabile sulmonese di CasaPound Italia “vogliamo chiedere un'immediata risposta alle amministrazioni responsabili su questa triste vicenda. E' inaccettabile infatti lo stato di degrado in cui versa la struttura scolastica, chenel frattempo ha subito danni gravissimi a causa dell’abbandono e dell’incuria. E' inaccettabile, inoltre, che un trasferimento che doveva essere soltanto temporaneo si protragga ormai da più di tre anni, creando disagi a studenti e famiglie e determinando un calo delle iscrizioni a entrambi gli istituti scolastici. Troviamo inaccettabile, infine, che le istituzioni continuino a rimpallarsi le responsabilità, senza dare spiegazioni e soprattutto senza dare indicazioni su quando finalmente gli istituti torneranno a Sulmona”.“ Non vorremmo – conclude Bartolomucci - che dietro questo tergiversare, soprattutto da parte dell'amministrazione provinciale, si celino logiche di campanile e altri interessi che nulla hanno a che vedere con il diritto allo studio”.
Finita la protesta, durata circa sette minuti, è intervenuta la Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona per i rilievi di rito e per accertare eventuali responsabilità. “Noi siamo entrati nell’ala non sequestrata e qui è tutto aperto”- ha concluso i giovani di CasaPound- immortalando anche il degrado in cui versa l’edificio fra erba alta e finestre rotte.