SULMONA - Questa mattina si è svolto un incontro davanti all'Agenzia regionale di Promozione Culturale - ennesimo luogo culturale chiuso in questa Valle - per ragionare di cultura, ambiente, sanità, trasporti, economia, dal punto di vista di chi lotta ogni giorno contro l'emergenza ambientale, culturale e sociale che vive la Valle Peligna e la desertificazione di cui essa è oggetto."Emergenze e desertificazione di cui non possiamo ignorare le responsabilità politiche.Proponiamo un'alternativa popolare alla "partecipazione" come spettacolo, ad una "partecipazione" preconfezionata, blindata,
in vetrina, offerta dall'alto a scopi di propaganda e di campagna elettorale; ancella di un "cambiamento" calato dall'alto e non espressione autentica delle istanze popolari dei territori.La partecipazione autentica proviene dal basso. E' un esercizio quotidiano di assunzione di responsabilità, un processo collettivo di conoscenza, di costruzione di comunità, e si nutre di relazioni genuine.La partecipazione autentica non è una mascherata e non dura due giorni".
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