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lunedì 3 luglio 2017

FONDERIA ABRUZZO 2017: "UNA VETRINA AUTOREFERENZIALE E TANTA RETORICA"

SULMONA - "Si è conclusa sabato scorso, all’Abbazia Celestiniana, la 36 ore di Fonderia Abruzzo 2017. Negli interventi del Presidente D’Alfonso  e del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, la “cittadella” ha avuto ampio apprezzamento. Infatti, entrambi hanno esaltato la bellezza dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone e l’impegno con il Ministero dei Beni Culturali per i fondi necessari alla sua ristrutturazione e conservazione; hanno sottolineato l’importanza della valorizzazione dei beni culturali ed architettonici della Regione, per un turismo all’insegna della bellezza da preservare e custodire"si legge in una nota giunta in redazione a firma dei Comitati Cittadini per l’ambiente.
" Come non trovarci d’accordo! Ma la realtà dei fatti stride fortemente con quanto ostentato verbalmente.  Ricordiamo che il Ministro De Vincenti è stato Sottosegretario al MISE dal 2011 al 2014, (Governo Berlusconi), sempre nel 2014 Vice Ministro dello Sviluppo Economico con il Governo Monti e con il Governo Letta e nel 2015, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Governo Renzi e ben conosce il progetto “Rete Adriatica”, del quale  ha seguito tutta la procedura amministrativa e di cui è convinto sostenitore. A questo punto ci chiediamo, calato il sipario sulla manifestazione, se il Governatore D’Alfonso, “confidenzialmente” ha portato a conoscenza del Ministro De Vincenti, che a circa 300 mt. dall’Abbazia Celestiniana è previsto il passaggio del mega tubo della Snam, la cui posa comporterà la distruzione delle opere di canalizzazione realizzate dai Celestini in epoca medievale, la sottrazione corposa di terreni agricoli in un’area  tra le più fertili della Valle e la scomparsa delle numerose sorgenti presenti in quella zona, denominata “Paludi” proprio per la massiccia presenza d’acqua in superficie.

Ci chiediamo se il Presidente D’Alfonso ha chiesto al Ministro De Vincenti se, con la sua visita a Sulmona e nella Valle Peligna, questo territorio possa considerarsi “zona marginale circondata da anonime montagne”, come emerse in quel finto tavolo tecnico tra la Regione e la Snam convocato proprio da De Vincenti il 1^ ottobre 2014 presso il MISE, interrotto e non più ripreso. Ci chiediamo come possano conciliarsi  gli Interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile con recupero di borghi di aree interne, per cui il Presidente D’Alfonso ha anche sottoscritto un protocollo d’intesa con i Sindaci dei Borghi più belli d’Italia e dei Borghi Autentici, (nella sola Valle Peligna ne sono presenti ben sette), con le pesanti spoliazioni che il nostro territorio e l’Abruzzo interno stanno subendo: declassamento dell’ospedale, rischio chiusura del Tribunale, chiusura della polfer, chiusura dell’Agenzia per la Promozione Culturale, chiusura dello sportello Ater.. e con una infrastruttura dall’elevato impatto ambientale come il gasdotto e la centrale di compressione. Una infrastruttura “che umilia, che mortifica..” come la definì il Presidente D’Alfonso nell’assemblea del 22 settembre 2014 al Cinema Pacifico, sostenendo che mai la Regione avrebbe acconsentito alla sua realizzazione in un territorio come il nostro ricco di storia, di arte e cultura, crocevia del sistema dei Parchi..e altamente sismico!! (scossa di magnitudo 3.2 Campo di Giove – sabato 1 luglio). Quanto alla riforma sulla nuova V.I.A., la risposta di De Vincenti alla domanda del giornalista, è incompleta: è vero che la direttiva europea offre maggiori garanzie per la tutela ambientale (interviene anche sul frazionamento delle opere impattanti per aggirare la V.I.A. unica), ma è importante evidenziare come è stata recepìta dal nostro Governo: infatti, su proposta del

Ministero dell’Ambiente, si sta procedendo all’esame di una nuova procedura unificata che ingloberà tutte le autorizzazioni in campo ambientale con sensibili vantaggi per i colossi energetici. Riduzione dei tempi: la nuova V.I.A. si chiude in 13 mesi; la verifica di assoggettabilità a V.I.A. viene semplificata per cui per il proponente l’opera non ci sarà più l’obbligo di presentare gli elaborati progettuali, ma basterà il solo studio preliminare di impatto ambientale. Vengono introdotte regole omogenee per il procedimento di V.I.A. su tutto il territorio nazionale e, nonostante i cittadini abbiano bocciato la riforma Costituzionale Boschi-Renzi   che voleva la modifica del Titolo V della Costituzione, si vuole “ritoccare” il potere delle Regioni sottoponendo tutti i progetti relativi a infrastrutture e  impianti energetici alla V.I.A. statale! Per il momento non ci sono ancora i pareri favorevoli delle Commissioni competenti. La Regione dice… la Regione fa, si leggeva anche sulle fiancate di autobus in prossimità dell’Abbazia Celestiniana: ci chiediamo, infine, se la Regione, dopo aver detto di volersi opporre all’infrastruttura della Snam, stia facendo quanto di sua competenza e prerogativa nei confronti del Governo Nazionale, coinvolgendo anche i Presidenti delle Regioni distrutte e martoriate dal recente sisma (Lazio, Marche e Umbria), come da noi richiesto da tempo, per scongiurare questo folle progetto!!!"

                                            Comitati Cittadini per l’ambiente