SULMONA – "Sono quattordici le faglie nel percorso del tracciato da Sulmona a Foligno e la Snam ha sottovalutato il rischio sismico". E’ il dato che è venuto fuori questo pomeriggio a Palazzo San Francesco nell’incontro promosso da AltreMenti e dai comitati cittadini per l’ambiente con il geologo Francesco Aucone sul rischio sismico che deriverebbe dalla realizzazione della centrale e del metanodotto Snam. Giovedì 14 dicembre a Roma è in programma il nuovo vertice istituzionale col Ministero ma il fronte del no vuole arrivare pronto all’appuntamento e ripartire proprio dalla valutazione del rischio sismico.
Secondo il geologo la Snam avrebbe sottovalutato il rischio sismico dal punto di vista ambientale e strutturale, utilizzando accelerazioni più basse rispetto a quelle reali, prodotte da un’onda sismica. “La mia perizia è consistita nella valutazione delle analisi fatte dalla Snam – ha precisato il geologo – ho consultato una serie di documenti ufficiali reperibili anche sui siti ufficiali governativi, ho posto attenzione quindi ad alcuni elementi tecnici che spiegano come la valutazione della Snam è stata fatta. Dalla considerazione di questi elementi ho scoperto che da parte loro il rischio sismico è stato sottovalutato, perché la Snam ha utilizzato un approccio non adeguato ad un’opera strategica come il gasdotto. Ha utilizzato invece un approccio più semplificato e non un approccio più scientifico e complesso, che va sotto il nome di risposta sismica”. All’incontro erano presenti diversi amministratori del territorio peligno.