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mercoledì 17 gennaio 2018

ACS: "IL MONDO NON MI DEVE NULLA" SOSTITUISCE "LA LOCANDIERA B&B" E ANTICIPA LA DATA

SULMONA - Il prossimo spettacolo nel cartellone di Prosa nato dalla collaborazione tra ACS Abruzzo Circuito Spettacolo e l’Amministrazione Comunale al Teatro Maria Caniglia di Sulmona, in scena sabato 20 gennaio alle 21, sarà Il mondo non mi deve nulla la nuova pièce teatrale di Massimo Carlotto, prodotta da Teatro e Società e Accademia Perduta/Romagna Teatri, interpretata da Pamela Villoresi e Claudio Casadio, con la regia di Francesco Zecca.Lo spettacolo sostituisce La locandiera B&B annullata per organizativi e prevista per domenica 21.

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Lo spettacolo, che ha reso la nomination a Pamela Villoresi quale migliore attrice al Premio Le Maschere del Teatro italiano 2016, è ambientato nel cuore di Rimini in attesa dell'arrivo chiassoso dei turisti. Adelmo, un ladro stanco e sfortunato, nota una finestra aperta sulla facciata di una palazzina ricca e discreta. La tentazione è irresistibile e conduce l’uomo a trovarsi faccia a faccia con Lise, la stravagante padrona di casa, una croupier tedesca in pensione.

Nessuno dei due corrisponde al ruolo che dovrebbe ricoprire e, in una spirale di equivoci, eccessi e ironia, si sviluppa un rapporto strano, bizzarro ma allo stesso tempo complesso e intenso sul piano dei sentimenti. Due personaggi infinitamente lontani, nulla li accomuna, eppure entrambi cercano il modo di essere compresi e amati dall’altro.

Un testo intenso, una commedia ironica e amara a ritmo di mambo; una riflessione sul senso che diamo alle nostre vite, sul peso del caso e della nemesi, sulla libertà di scelta delle nostre coscienze.

Francesco Zecca. nelle note di regia “Avete mai sentito parlare dell'attrazione del vuoto? Si dice che sia inspiegabile... Bisogna conoscere le regole della sua attrazione perché passare da vittima a carnefice è facile, è un gioco di ruolo in cui si confonde la sottile linea di divisione. E come si crea il vuoto? Come ci si svuota? Con la morte? In un certo senso sì. La morte dell’ambizione, la fine di ciò che si chiede a se stessi, ci si svuota degli obblighi e dei vincoli, delle necessità che si credevano importanti. Lo fa Lise. Lo fa Adelmo. Uno, strumento dell’altra, necessari e imprescindibili, ma sideralmente distanti. Perché Lise non si permette un’alternativa. Lei che per tutta la vita ha vissuto nel lusso, non si permette il lusso più importante, ingabbiata nella convinzione che “solo i disperati vagano alla ricerca dell'occasione giusta”…Pamela Villoresi scava in un personaggio che la vita ha indurito facendolo vibrare straordinariamente di una fragilità e ironia commoventi. Guardandola ci si incanta nel suo continuo svelare di Lise la sensibilità, l’indulgenza e l’amarezza amabilmente celate sotto un forte velo rosso di testardaggine, inclemenza e durezza. Pamela porta in scena perfettamente le due facce di Lise e la muove sul precipizio del vuoto come un ventriloquo fa con la sua bambola: la guida, la copre, la svela, la zittisce ed infine la sacrifica.

Claudio Casadio indaga con grande sensibilità un’anima intrappolata in una vita disperata, regalandogli poesia e una purezza incantatrice, che rende il suo personaggio struggente. Restituisce al personaggio di Adelmo tutta la sua “veracità”, la forza ed il “non arrendersi” tipico di chi è attaccato alla vita con i denti perché dalla vita ha avuto ancora troppo poco per mollare gli ormeggi…L’Adelmo di Claudio è credibile, concreto, meravigliosamente vivo, acuto e di una esuberanza necessaria per lasciare spazio alla speranza di una rinascita. Massimo Carlotto con il suo noir lascia la possibilità di muoversi in un testo pieno di molteplici opzioni. Il suo testo non patteggia per nessuno, non salva nessuno è un testo senza vincitori e senza vinti ma è anche un testo senza Dio che restituisce all’uomo la chance di guidare i suoi propri fili fino alla fine…(Francesco Zecca)

Recensioni (estratti)

“La commedia amara e ironica, a ritmo di mambo, sfrigola di dialoghi incalzanti e invita a riflettere sul senso che diamo alla vita e sulla libertà di coscienza. Applauditissimi, e con pieno merito, Pamela Villoresi e Claudio Casadio” (Nino Dolfo – Corriere della Sera)

“Il mondo non mi deve nulla di Massimo Carlotto e con la regia di Francesco Zecca racconta il corto circuito esistenziale di due personaggi sicuramente diversi per cultura, esperienze, condizioni economiche e senso pratico ma che si incontrano e si confrontano nel tentativo di imparare qualcosa l'uno dall’altro […] una commedia dolce-amara che affronta importanti temi della vita e dell’universo interiore prendendo spunto da argomenti di pungente attualità” (Enzo Radunanza – Teatro.it)

“Massimo Carlotto propone un dramma esistenziale scavando nelle pieghe più profonde dell'animo umano; il suo noir, però, è anche commedia sentimentale con sprazzi di comicità. E la regia di Francesco Zecca ha confezionato uno spettacolo che scorre con un ritmo cinematografico. […] eccezionali Pamela Villoresi e Claudio Casadio. Lei perfetta, con il suo accento tedesco, a disegnare il gioco d'inganno e seduzione di Lise, i suoi sbalzi d'umore, la sua ironia e la disperazione; lui del tutto convincente, con la sua parlata romagnola, a costruire il personaggio di un romantico non rassegnato, di un uomo semplice capace però di ribellione” (Francesco De Leonardis – Brescia Oggi)

“Claudio Casadio sembra uscito dal film La voce della luna di Fellini, la sua fisicità ricorda il disincanto di Flavio Bucci in Ligabue, e ancora il suo dialetto potente con tutte quelle espressioni romagnole fra stupore e ironia rendono omaggio alla poesia leggera di Tonino Guerra soprattutto nell’epilogo nostalgico del suo struggente monologo finale […]. Tutto questo è la grande prova d’attore di Casadio, al fianco di una straordinaria Pamela Villoresi nello spettacolo Il mondo non mi deve nulla. Il canovaccio scritto da Massimo Carlotto rivela quella letteratura cannibale sapientemente contaminata da un noir d’autore senza sangue, di cui si intuisce l’odore, uno spettacolo olfattivo e cinicamente devastante” (Cosimo Damiano Damato – La Gazzetta del Nordbarese)

“Il mondo non mi deve nulla si china nell’esperienza di vita quotidiana e difficoltosa di questi tempi, non esaurendosi in una scontata o superficiale rassegna dei fenomeni eteronomi le nostre esistenze, bensì immergendosi nella sfera emotiva e personale più profonda dell’essere umano d’oggi” (Gabriele Franco – Ilfriuliveneziagiulia)

“…esilarante, sottile, intelligente, ironico-satirico, riflessivo, un testo intenso sulla vita, sulla quotidianità, sul fatalismo per ciò che il fato può riservarci pur se noi cerchiamo a tutti i costi di essere gli unici, o quasi, artefici della nostra esistenza. Un lavoro teatrale bellissimo e da non perdere” (Alessia Biasiolo – Lemienotizie.com)