PRATOLA - Sono i pellegrini di Gioia dei Marsi a raccontare il pellegrinaggio a piedi che segna l’inizio dei festeggiamenti in onore alla Madonna della Libera. Dopo un lungo e faticoso cammino e dopo lo “strascino” ai piedi del Santuario chiuso, i pellegrini si riposano nella “Casa del Pellegrino”. Non solo stanchezza e voglia di andare a letto ma tanta commozione per un momento unico nel suo genere che spinge non solo ragazzi e giovani ma anche persone adulte a mettersi in cammino per una giornata e rendere omaggio alla Madonna della Libera.
In centinaia sono arrivati da Gioia dei Marsi a Pratola Peligna per rendere omaggio alla “Titolare”, così viene chiamata la Madonna della Libera nella cittadina peligna. Un intero paese in festa con terrazze e balconi addobbati, aree verdi ripulite per l’occasione, viabilità regolamentata con apposita ordinanza, pratolani sparsi in Italia e all’estero che sono rientrati a casa. Lacrime ed emozione hanno scandito lo strascino dei gioiesi e dei pellegrini, accolti all’ingresso del paese da una fiumana di gente, dal comitato festa e dalle autorità. Poi il cammino, sempre a piedi, fino al Santuario. Se le porte dell’edificio di culto sono ancora chiuse per i lavori del post sisma ad aprirsi oggi sono stati i cuori dei numerosi pellegrini che si sono inginocchiati ai piedi del Santuario. Per Pratola Peligna iniziano due settimane di festa, preghiera e devozione. Una festa imperdibile che è ben cominciata.