ULTIM'ORA NAZIONALI

ULTIME NOTIZIE - I missili Atacms già inviati segretamente dagli Usa a Kiev - "L'esercito israeliano è pronto per entrare a Rafah"- Processo Regeni, il medico legale: "Giulio torturato con bastonate e bruciature"- Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa - Israele, ondata di attacchi in Libano dopo lancio di razzi -

news

ULTIM'ORA DALLA REGIONE

ULTIM'ORA Consiglio Abruzzo: Alessandrini, il piano di Marsilio è sconcertante - Detenuto tenta di evadere dall'ospedale di Teramo- A14: apre al traffico la nuova galleria Colle Marino - Patente B, in Abruzzo 4 bocciati su 10 alla teoria nel 2023 -

Sport News

# SPORT # Risultati calcio a 5 SULMONA FUTSAL, SCONFITTA DI MISURA A TERZIGNO (4 - 3): SABATO IL RITORNO

IN PRIMO PIANO

GIRO D’ITALIA DI CICLISMO: CON L’8ª TAPPA LA CAROVANA ROSA TORNA A PRATI DI TIVO

PRATI DI TIVO - "MATONE (GAL): “Una grande occasione di promozione del territorio e una grande festa di sport per i cittadini”. Intanto...

TOP NEWS

TOP NEWS REGIONE ABRUZZO

FACEBOOK LIVE CENTROABRUZZONEWS

mercoledì 30 maggio 2018

OMICIDIO AGGRAVATO IN CONCORSO, ARRESTATI TRE RUMENI

CASTEL DI SANGRO - Nel corso della nottata del 3 giugno 2017, tre individui di nazionalità romena, poco dopo la mezzanotte, si introducevano all’interno dell’abitazione di Domenico Di Luia, 79enne del posto, con l’intenzione di perpetrare un furto. Scoperti dall’anziano, i tre malviventi non esitarono ad aggredirlo con calci e pugni, sia sul volto che sul corpo, lasciandolo agonizzante in terra, per poi fuggire dopo aver comunque sottratto alcuni oggetti d’oro di modesto valore economico. Uno dei tre malviventi, però, ha avuto un sussulto di coscienza, forse consapevole della gravità dell’azione criminale portata a termine.
Infatti, poche ore dopo i fatti, si presentò presso il Comando Compagnia Carabinieri di Castel di Sangro per raccontare quanto avvenuto, fornendo i dati dei due complici e soprattutto indicando l’abitazione ove il reato era stato commesso. Le immediate ricerche, effettuate su tutto il territorio dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castel di Sangro e della Stazione di Pescocostanzo, permisero, in tempi brevi, di individuare e trarre in arresto i responsabili del fatto.

L’anziano, rinvenuto dai Carabinieri a terra privo di conoscenza, fu immediatamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato presso l’ospedale di Castel di Sangro. A causa delle gravi percosse subite, all’uomo  venne diagnosticata una importante lesione cerebrale e, successivamente, fu trasferito con urgenza, in prognosi riservata, presso l’ospedale civile di Teramo per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. I tre rumeni, A. A. S. classe 1977,  A. I. classe 1981 e D. U. classe 1985, vennero arrestati con l’accusa di rapina e lesioni personali aggravate e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Sulmona. Nell’immediatezza dei fatti, i Carabinieri del Nucleo Operativo sequestrarono i capi di vestiario indossati dai tre malfattori al momento dell’aggressione, che vennero trasmessi al Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma per essere sottoposti ad esami tecnico-biologici, i cui esiti hanno consentito di fornire ulteriori riscontri  investigativi. Dopo mesi di lunga agonia, il 26 ottobre 2017, Domenico Di Luia è purtroppo deceduto. Le risultanze dell’autopsia effettuata sul corpo della vittima  dal medico legale, su disposizione della Procura della Repubblica di Sulmona - dott. Stefano Iafolla, hanno permesso di ricondurre il decesso dell’anziano alle gravi lesioni patite in occasione dell’aggressione, lesioni a seguito delle quali non si è più ripreso. Il Giudice per le Indagini Preliminari –dott. Marco Billi, esaminati i concordanti ed univoci indizi di colpevolezza raccolti dal personale del Nucleo Operativo, supportati peraltro dagli accertamenti tecnici effettuati dal R.I.S. dei Carabinieri di Roma e dal medico legale, emetteva un’ordinanza di custodia  cautelare in carcere nei confronti dei tre rumeni, con l’accusa di omicidio aggravato in concorso. Gli arrestati si trovano ristretti presso le case circondariali di Teramo e Pescara, ove i provvedimenti giudiziari sono stati eseguiti.