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venerdì 20 luglio 2018

IMPIANTI SPORTIVI INCORONATA:"IL MEETUP CHIAMA A BASTONI E L’ASSESSORE RISPONDE A COPPE!"

"NON CI SI PUO’ DIFENDERE DA UNA CONTESTAZIONE DI INGENTE MANCATO INCASSO, ADDUCENDO NUOVE PREVISIONI DI SPESA"
SULMONA - "É destinata a non esaurirsi né a breve né sui tavoli della sola politica la risposta offerta dall’Assessore allo Sport Nicola Angelucci al MEETUP Amici di Beppe Grillo il quale, solo pochi giorni fa, osservava come la gestione degli impianti sportivi in località Incoronata di Sulmona, nel suo complesso e con riguardo alle singole strutture, può definirsi tutt’altro che virtuosa ed esemplare.
Infatti la risposta di Angelucci, secondo il quale “è stato investito molto sugli impianti sportivi” (circa 630 mila euro), è da considerarsi non pertinente, se non fuorviante, da parte di chi ritiene che anche il più elementare piano del consumatore deve tener conto, necessariamente, delle risorse economiche a disposizione.
In sostanza noi attivisti del Meetup osserviamo che:
⦁    per andare al mercato a comperare le mele, nessun uomo di buon senso passa in banca a chiedere un prestito ma, più sensatamente, prima verifica di quanti soldi dispone in tasca o “sotto il mattone” (pagare interessi su un prestito non arricchisce ma impoverisce) poi, verificata la liquidità, rimodula eventualmente il piano degli acquisti e, a volte, anche la scala dei bisogni;
⦁    la Politica della Gestione negli ultimi anni a Sulmona, ed Angelucci a questo punto ne viene accreditato come il massimo esponente, viene intesa come Politica di Spesa. Un concetto che naturalmente porta a chiedersi in quale modo essa può essere finanziata;
⦁    appunto, una delle possibili fonti di finanziamento per un ente pubblico, e l’assessore che è anche uomo di azienda dovrebbe saperlo, è la redditività del suo patrimonio che per gli immobili è data dai fitti, canoni, tariffe d’uso, percentuali su importi. 
E qui il nostro Meetup, attento agli accadimenti cittadini da diversi anni, può elencare dati che, per gli impianti sportivi comunali, appaiono ineccepibili con riguardo a ciascuno di essi, offrendo un modo semplice e lineare per finanziarne la manutenzione anche  straordinaria considerato che:
⦁    quella ordinaria, nei contratti di affitto, è sempre a carico del conduttore-gestore;
⦁    una pessima manutenzione ordinaria genera prima del tempo quella straordinaria, ben più costosa, se non la rovina stessa dell’immobile.   
CAMPO DA TENNIS (gestione scaduta il 31.10.2010)
La Delibera n. 176 del 3.6.2010 che, secondo le intenzioni della Giunta Federico (Presidente del Consiglio Nicola Angelucci) mirava ad affidare la gestione dell’allora unica tensostruttura ad uso tennis - calcetto con bando pubblico, prevedeva un canone a base di gara di € 3.200 annui ed una durata della convenzione pari a 10 anni.
Va da sé che, scaduta la gestione il 31 ottobre 2010, il Comune, non essendo mai stata espletata la gara prevista, non introiterà € 32.000 (escludendo offerte al rialzo) che ben avrebbero potuto procurare la costante manutenzione dell’impianto e finanziare la spesa per eventuali lavori straordinari.
Considerando che, dopo alcuni anni, è stata realizzata una seconda tensostruttura, se ne può facilmente dedurre che il Comune avrebbe incassato un canone maggiore (un introito raddoppiato rispetto a quello stabilito nel 2010?).

LOCALE RISTORANTE, ALLOGGIO CUSTODE, PALESTRA RETROSTANTE  
Il 1.6.2012 giunge a scadenza il contratto che lega il Comune al locatario, tenuto anche alla custodia della sussistente palestra pluriuso N. Serafini, il quale da quella data non corrisponde più il dovuto per il fitto: e cioè, secondo quanto stabilito, € 1.030 mensili per il locale adibito a Ristorante + € 150 mensili per l’appartamento uso abitazione. Fatti i relativi conteggi andiamo a dettagliare come segue il grave mancato introito nelle pubbliche casse riguardante questo settore dell’area sportiva Incoronata:
⦁    € 1.080 mensili x 12 mesi = € 12.960 annui x 6 anni (dal 2012 ad oggi 2018) = € 77.760
⦁    € 150 mensili x 12 mesi = € 1.800 annui x 6 anni = € 10.800
⦁    Andrebbe aggiunto il Mancato incasso, una somma forfettaria, per tutti e 6 gli anni a causa del non affitto della attigua palestra pluriuso N. Serafini, rimasta inspiegabilmente CHIUSA e senza possibilità di concessione alle varie società richiedenti.
⦁    Per i sei anni dalla scadenza del contratto e di occupazione abusiva, il totale, dunque, del mancato incasso del Comune è di € 88.560.
⦁    A questa somma va aggiunta quella stabilita dalla sentenza di condanna pronunciata dal Tribunale, fissata in € 100 di penale per ogni giorno a decorrere dal termine del contratto: € 100 x 365 gg = € 36.500 x 6 anni = € 219.000
⦁    Il totale per i 6 anni di mancanza di contratto e di conseguente occupazione abusiva della struttura ammonta a 88.560 + 219.000, cioè ad un mancato introito di ben € 307.560.

In realtà, se tutto fosse stato condotto nei termini di legge e cioè a partire da una regolare indizione di gara che fosse partita già dal 1.7.2012 (e chissà perché non fu effettuata) avrebbe permesso di incassare i fitti non conteggiati sui sei anni ma sui 10 anni, cioè la durata ipotetica delle gestioni in genere: dunque la perdita secca, derivante, lo ripetiamo, dalla mancanza di indizione di gara, ammonta alla ragguardevole cifra di € 147.600 (129.000 annui per il locale ristorante + 1.800 annui per l’abitazione, x 10 anni) ai quali si sarebbero andati ad aggiungere i regolari proventi del fitto per l’utilizzo della palestra alle varie richiedenti Associazioni sportive aventi diritto. A questo punto, per non tralasciare nulla, ci domandiamo: ma le utenze chi le paga? Sono a carico del Comune?

In questa vicenda si registra incontrovertibilmente la mancata indizione di una nuova Gara, dal 2012! Una responsabilità che va condivisa fra i dirigenti e i funzionari di settore della Pubblica Amministrazione e i vari assessorati di competenza che da allora si sono avvicendati e che certo oggi, l’assessore Angelucci non è in condizione di ignorare come pesante voce “a perdere” del Bilancio.

CAMPO DA RUGBY (gara espletata e aggiudicata, senza conseguente stipula del contratto).
Dopo una rivisitazione complessiva delle destinazioni d’uso degli impianti sportivi comunali effettuata con Delibera n. 36 del 19.2.2009, accadde successivamente che, con Delibera n. 177 del 3.6.2010, sempre la Giunta Federico (per il medesimo Presidente del Consiglio Angelucci), richiamando le linee guida precedenti, diede definitive linee di indirizzo agli uffici affinché procedessero a bandire gara pubblica per l’affidamento della gestione del campo di calcio riconvertito al gioco del rugby.
Detta delibera fissava in € 2.800 il canone annuo a base d’asta per una durata della convenzione pari a 10 anni. La gara fu bandita “appena” tre anni dopo, con una “riduzione” del canone annuo a € 1500 ma, strano a dirsi, mai alcuna convenzione di durata decennale sembrerebbe sia stata stipulata con l’unica società sportiva aggiudicataria. Ne deriva perciò anche un NON obbligo di corresponsione del canone ridotto. Sicché né dal 2011 (se fosse stata espletata gara) risultano corrisposti € 22.400 (€ 2.800 x 8 anni al 31.7.2018) né risulterebbero corrisposti € 7.500 (1500 x 5 al 31.7.2018) dopo l’aggiudicazione della gara effettivamente espletata ma senza esito contrattuale.
Fermo restando che non conosciamo i motivi della riduzione del canone, ci auguriamo che il Comune abbia incassato, perlomeno, questi canoni.

PISTA DI PATTINAGGIO
Angelucci è radicale. A suo avviso essa “deve essere demolita” in quanto irrecuperabile essendo stata votata sin dall’inizio all’abbandono. Peccato, un vero peccato secondo il Meetup, dopo i memorabili Campionati Europei di Pattinaggio in linea a Piazza Garibaldi, e la possibile candidatura della città ad altre e più ambiziose manifestazioni dello stesso genere che, però, in Regione prendono altre destinazioni (Roccaraso e Scanno). A quegli anni risale la costruzione della pista con curve paraboliche ma, ormai, come accaduto per le tribune del Campo di Calcio “Gianfranco Mezzetti” che, appena costruite, furono dichiarate inagibili, anch’essa, superata il limbo della inagibilità, è votata alla… distruzione. Non c’è che dire: per la pista di pattinaggio una pericolosa parabola discendente.

TARIFFE USO IMPIANTI
Anche qui il Meetup avanza il dubbio che i gestori senza titolo, i quali non pagano alcun canone per gare mai espletate o, se espletate, senza contratto, stiano corrispondendo effettivamente le tariffe che la Giunta Comunale, di cui Angelucci è componente attivo anche per la delega allo Sport, ha deliberato qualche mese fa.
Sarebbe opportuno fissare una tariffa oraria uguale per tutti affinché il Comune possa incassare almeno i fondi per la manutenzione ordinaria, visto lo stato di abbandono e degrado.
Anche in questo caso, se il dubbio fosse fondato, si registrerebbero perdite a carico del bilancio del Comune, come negli altri casi. È delle ultime ore, infine, una pesante denuncia alla Corte dei Conti, da parte di un cittadino esasperato rispetto alla situazione di grave morosità di una società che utilizza il Palazzetto dello Sport.

Per il solo complesso sportivo in località Incoronata, pertanto, a conti ben fatti non è stato introitato al bilancio comunale (Bilancio sez. Entrate) il ragguardevole importo di almeno € 393.960 (€ 32.000 + 307.560 + 22.400) con il quale si sarebbero potute finanziare spese di investimento, non considerando fra esse quelle manutentive ordinarie che, a gestioni degli impianti sportivi esternalizzati mediante pubblica gara, sarebbero gravati e graverebbero sulle varie AA.SS.DD. aggiudicatarie. Spese che, al contrario, sono rimaste a carico del Comune sul fronte della voce di bilancio "Spesa” e che anch’esse andrebbero quantizzate a parte.
Il Meetup Amici di Beppe di Grillo Sulmona, quindi, considera del tutto insoddisfacente ed avulsa la risposta dell’Assessore allo Sport, nonché Vice Sindaco Nicola Angelucci, e conclude che sono giunti al capolinea i tempi della politica delle spese a copertura dei danni per mala gestione.
Occorre svoltare da subito, invece, mirando a programmazioni pluriennali che tengano conto di obiettivi di elevato e duraturo livello nell’interesse della città e degli uffici comunali, impastoiati da anni in pratiche di natura ordinaria che spesso vengono spacciate quasi per… miracoli amministrativi straordinari.
La macchina amministrativa sul versante gare e riscossioni crediti è lenta, vischiosa, in ritardo, in affanno. E gli imput politici del tutto assenti o impotenti".