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giovedì 17 gennaio 2019

FEDERICO:"NO A STRUMENTALIZZAZIONI TERREMOTO 2009"

NAVELLI - “È inaccettabile assistere all’azione di chi esercita, in maniera parziale ed elettoralistica, un ruolo che, al contrario, dovrebbe essere terzo e di garanzia per l’intero cratere sismico”. Ad affermarlo è il sindaco di Navelli, Paolo Federico in riferimento all’incontro che si terrà domani a Fossa con il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, Giovanni Legnini e gli amministratori del territorio. “Il coordinatore dei sindaci del cratere, Francesco Di Paolo, dovrebbe dimettersi o autosospendere perché in questa veste promuove iniziative di tipo politico, piegando il suo incarico alla sua candidatura per il Consiglio regionale. Questo è lo stile del Pd”. “Speriamo che i sindaci ricordino come è stato trattato il cratere aquilano del 2009 e le differenze che ci sono con quelli dei terremoti del 2016 e del 2017. – ricorda Federico
- Dal 2009 al  2011, dopo il terremoto dell’Aquila, in due anni e mezzo erano stati rilasciati ben 20 mila pareri per le istruttorie relative all’edilizia privata, con la concessioni dei relativi contributi. Nell’area dell’aquilano e del teramano del cosiddetto secondo cratere, invece, finora gli iter conclusi sono meno di 30. Nel 2016 l’allora presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda venne a fare una passeggiata da queste parti, annunciando fondi per il riequilibrio del bilancio del capoluogo solo dopo l’approvazione dello stesso, con conseguente aumento di tasse e tributi comunali per oltre il 20 per cento per i cittadini aquilani”. “Le questioni lasciate insolute dal centrosinistra sono state affrontate e risolti dal centrodestra, a partire dalla individuazione di procedure speditive per la ricostruzione dell’edilizia scolastica, alle risposte concrete date ai problemi dei lavoratori Ripam e, infine, alla stabilizzazione del contributo per il Gran Sasso Science Institute, approvata con un emendamento alla legge di bilancio firmato dal premio Nobel Carlo Rubbia e da rappresentante di questa terra, il senatore Gaetano Quagliariello. E cito solo alcuni esempi”. “Ed è giusto che tutti ricordino che era in carica il Governo Renzi e la Regione era guidata da D’Alfonso il 14 agosto 2015, quando venne notificata dall’Europa la procedura di infrazione con la conseguente decisione di richiesta alle imprese di restituzione delle tasse sospese dopo il sisma 2009. Nessuno si degnò di dire mezza parola – conclude Paolo Federico – Questi sono i fatti: voglio augurarmi che verranno debitamente rammentati al candidato presidente Legnini, così come i disastri fatti in Abruzzo dal centrosinistra sia nel primo che nel secondo cratere”.

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