SULMONA - Approvare e approntare i regolamenti d’attuazione dei referendum consultivi previsti dagli statuti comunali. E’ quanto sollecita l’associazione Ripensiamo il Territorio che ha scritto ai Prefetti di L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo per sollecitare l’adozione dei rispettivi regolamenti ai fini di indire i referendum per la fusione dei comuni. Una causa che l’associazione porta avanti dal lontano 2012. “Quasi tutti i Comuni hanno provveduto ad approvare gli statuti comunali che prevedono la possibilità di ricorrere allo strumento del referendum comunale ma, poi, non sono stati conseguenti ad approvare i regolamenti di attuazione collegati necessari per l’avvio concreto della procedura – spiegano dal movimento -. L’assenza di tali regolamenti impedisce, di fatto, di poter usufruire dei benefici di leggi nazionali che prevedono, obbligatoriamente, il passaggio referendario consultivo per
l’avvio del processo fusorio così come prevede la legge n. 56 del 2014 (meglio conosciuta come legge Delrio)”. E Ripensiamo il Territorio tiene a precisare che tutto ciò dovrebbe avvenire “non solo per quanto attiene alle problematiche inerenti la coesione territoriale, ma anche per una normale convivenza civile delle comunità”.
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