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mercoledì 23 febbraio 2011

LAVORO: GRANDE PARTECIPAZIONE DI PUBBLICO AL CONVEGNO ORGANIZZATO DAL PSI "SULMONA COME MIRAFIORI ?"





Dopo le vicende “Mirafiori”, che hanno fatto l’eco a quanto successo qualche mese prima a Pomigliano, il P.S.I. non ignora che in Abruzzo (Sulmona ed Atessa) vi sono ben due importanti insediamenti FIAT nei quali si potrebbe ripetere quanto accaduto a Torino.Con la differenza che, mentre a Torino lo stabilimento FIAT è una componente della economia locale, in Abruzzo i due stabilimenti sono l’ECONOMIA sia nella Val di Sangro che nella Valle Peligna, le sorti, in positivo o in negativo, dei due insediamenti industriali potrebbero segnare il rilancio o la morte delle economie dei due comprensori. Con questo spirito si è tenuto presso il Cinema Pacifico a Sulmona in una sala gremita di gente, il Convegno Nazionale incentrato sul tema:“Sulmona come Mirafiori? Dinamiche del contratto di lavoro nelle relazioni industriali del XXI secolo”. La manifestazione è stata aperta dall’intervento del Segretario Regionale Massimo Carugno.I relatori sono stati il Sen.Tiziano Treu, docente di diritto del lavoro presso la Univ.Cattolica di Milano;Roberto Campo, Segr.Reg. per l’Abruzzo della UIL ;Fabio Spinosa Pingue, Pres. Prov.le per l’Aquila di Confindustria e Marco Di Lello, Coord. Naz.le del P.S.I.ha moderato il dibattito Carlo Correr, già direttore dell’Avanti !
Per Roberto Campo parlando dei rapporti tra le forze sindacali, la Fiom da qualche anno persegue un disegno di carattere politico al quale subordina le scelte sindacali, non puo' essere un caso che se su quattro contratti metalmeccanici , tre non vengono firmati, non può essere un caso che quando si tratta di grandi accordi che sono sotto i riflettori dell'opinione pubblica, prevale un atteggiamento di antagonismo politico sociale, mentre quando non ci sono i riflettori si fa un sindacalismo più pragmatico.Per Treu l'Italia ha tanti problemi il primo che cresciamo poco e siamo poco competitivi, il caso Fiat è un caso importante ma non è l'unico, rappresenta le difficoltà italiane, anche la Fiat prima di Mirafiori ha perso di competitività, potremo vedere come modello i paesi vicini che hanno tradizioni più solide sia di unità sindacale che di riformismo come la Germania.Ho girato l'Italia ed ho visto decine e decine di fabbriche metalmeccaniche e non che hanno dovuto affrontare gli stessi problemi di competitività, molte hanno già fatto da tempo accordi con turni pause ecc, hanno dovuto combattere l'assenteismo e magari in molti di queste la Fiom ha firmato gli accordi.Se si vedono le cose in modo pratico nel merito per salvare l'azienda e i lavoratori queste sono le soluzioni.Il problema esiste è va affrontato.Purtroppo che il sindacato lo affronti diviso con una parte la fiom più che la cgil è un guaio.Gestire le aziende coinvolgendo gli operai, la Fiat non ha sempre brillato per questo ha continuato Treu, la partecipazione aiuta la coesione sociale.Mi auguro che Marchionne mantenga gli impegni e non vada a fare solo in America gli investimenti.

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