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giovedì 29 settembre 2011

CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA MOZIONE. COMITATI: "FINALMENTE IMPEGNI CONCRETI"


L’AQUILA Il Consiglio Provinciale, riunitosi oggi all’Aquila,  ha votato all'unanimità una mozione sul metanodotto e la centrale di compressione, che impegna il presidente, Antonio Del Corvo e la Giunta  a dire no al progetto, a individuare un percorso alternativo a quello della dorsale appenninica, a  presentare al Tar del Lazio il ricorso dell'amministrazione contro il decreto di pubblica utilità dell'opera, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ad assumere 
le opportune iniziative nei confronti della Regione Abruzzo affinché approvi rapidamente la legge che prevede l'incompatibilità tra grandi metanodotti ed aree altamente sismiche, a promuovere uno specifico studio sulla qualità dell’aria nel territorio della Valle Peligna. Per il gruppo consiliare del Pd si tratta di un risultato “rilevante ed importante, frutto di un confronto serrato
e approfondito, che ha registrato anche momenti di tensione, ma che alla fine ha visto prevalere la volontà ad esprimere un orientamento netto e chiaro, non farcito di bizantinismi a volte utilizzati per ordini del giorno o mozioni” . “Vigileremo” afferma soddisfatto Enio Mastrangioli, capogruppo Pd alla Provincia spiegando che il passo è stato fatto “grazie alla buona volontà di tutti, in particolare dei rappresentanti locali del territorio e di altri consiglieri delle altre realta’ interessate dal passaggio del metanodotto”


Finalmente impegni concreti”. E’ il commento dei comitati per l’ambiente che esprimono la loro soddisfazione per l'approvazione, da parte del Consiglio Provinciale dell'Aquila, con voto unanime, della risoluzione relativa al metanodotto Sulmona-Foligno  (che è un pezzo del grande gasdotto Brindisi-Minerbio) e  alla centrale di  compressione che la Snam intende costruire a Sulmona. Questa mattina, una delegazione degli ambientalisti sulmonesi ha seguito con molta attenzione i lavori del Consiglio Provinciale. Anche i comitati annunciano “Vigileremo” per accertare  che gli impegni diventino fatti.
“La risoluzione recepisce le richieste avanzate dai Comitati in occasione della audizione svoltasi martedì scorso in sede di Commissione Ambiente della Provincia.
Riteniamo molto importante il documento approvato non solo perchè riconferma in modo chiaro la contrarietà all'opera, già espressa dall'Ente sia nel febbraio 2010 che nel gennaio scorso, ma perchè impegna il Presidente Del Corvo e la Giunta Provinciale a compiere atti concreti, tutti finalizzati a contrastare il rilascio, da parte del Governo nazionale e della Regione, delle autorizzazioni necessarie per realizzare il metanodotto e la centrale.
L'atto più immediato è il ricorso al TAR Lazio contro il decreto di "pubblica utilità" emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico. L'impugnazione di tale decreto, da parte della Provincia, è particolarmente significativa perchè è l'Ente che più di ogni altro è coinvolto dal progetto in quanto il tracciato del metanodotto attraversa il territorio provinciale per oltre 103 km su 168, toccando tutti i Comuni già colpiti dal disastroso sisma del 2009; altro importante punto è quello che impegna la Provincia ad opporsi, con le necessarie argomentazioni tecnico-scientifiche, in tutte le sedi in cui è chiamata ad esprimere pareri o autorizzazioni, come la Conferenza dei servizi  convocata dalla Regione e rinviata, dopo la fondata contestazione dei Comitati, al 25 ottobre; la risoluzione impegna inoltre l'Amministrazione attiva della Provincia a far sì che venga istituito un apposito tavolo, con tutti i soggetti interessati, per giungere ad individuare una diversa localizzazione della centrale e un diverso tracciato del metanodotto, che sia alternativo a quello della dorsale appenninica; altro punto qualificante è quello con cui si impegna la Provincia a promuovere uno studio specifico sulla qualità dell'aria nel territorio della Valle Peligna, stante la grave carenza dei dati finora esistenti, e la forte preoccupazione dei  cittadini per la grave minaccia alla salute pubblica che deriverebbe dalla costruzione della centrale di compressione. Il quinto, ma non meno importante punto, che anzi riveste un carattere di grande urgenza, è quello che impegna il Presidente Del Corvo e la Giunta Provinciale ad adottare le opportune iniziative istituzionali e politiche nei confronti della Regione, e quindi del Presidente Chiodi, affinchè venga approvata rapidamente la legge regionale che sancisce l'incompatibilità tra grandi metanodotti ed aree altamente sismiche, legge che dal marzo scorso è parcheggiata su un binario morto in base ad una strumentale presunzione di incostituzionalità.
Ormai non  c'è più tempo, la Regione deve scegliere : o sta con chi vuole fare profitti sulla pelle dei cittadini o si decide a  difendere senza ulteriori indugi e doppi giochi gli inalienabili diritti del territorio.
Questa mattina, una delegazione dei Comitati,  ha seguito con molta attenzione i lavori del Consiglio Provinciale. Ora vigileremo con altrettanta attenzione per accertare  che gli impegni contenuti nella risoluzione siano tradotti in atti ed iniziative concrete.
E' quello che si attende l'intero territorio della Provincia e cioè che dalle parole si passi ai fatti.” 

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