( Video intervista Edoardo Facchini)
SULMONA -" Il punto nascite all'ospedale di Sulmona dovrà continuare ad esistere, lo ha dichiarato il Sub commissario regionale alla sanità"ha ricordato Edoardo Facchini responsabile del Tribunale del Malato di Sulmona."Detto questo vorremmo ricordare al sub commissario alla sanità che la struttura non è agibile la dove ci sono i reparti di ginecologia e pediatria e non ha le attrezzature necessarie per poter essere ritenuto un punto nascita" ha aggiunto Facchini.
"Vorremmo sapere quando decideranno a fare in modo tale da evitare che la gente vada via, non soltanto perché il reparto manca di tutte le attrezzature necessarie, ma anche perché è un reparto cosi altamente a rischio che non puo' essere mantenuto aperto nel tempo" ha aggiunto Facchini.In relazione al problema del trasporto delle ambulanze Facchini ha affermato." La convenzione con il trasporto ambulanze è scaduta ad ottobre, quindi l'amministrazione avrebbe dovuto premurarsi di riconvocare tutti coloro i quali potevano essere interessati e rifare la convenzione, questo non è stato fatto.La convenzione è stata prorogata fino al 31 dicembre e anche quella proroga è scaduta" ha ricordato Facchini."Noi abbiamo la necessità di rivolgerci ogni volta al personale volontario come noi della Croce Rossa, che si fa in quattro.Io troverò il modo di andare a ringraziare al piu' presto i dirigenti della Croce Rossa e il personale che con enormi sacrifici cercano in qualche modo di sopperire a quelle che sono le carenze della Asl e fanno oltretutto questo lavoro a titolo gratuito".Inoltre Facchini ha messo in rilievo il problema relativo alla mancanza di personale specifico sulla sicurezza nei vari reparti dell'ospedale, l'inadeguatezza del pronto soccorso, che a suo dire deve essere ampliato ed eventualmente spostato."Per quel che riguarda la sede del Sert, ora è tornata nella vecchia sede in viale stazione con una situazione precaria per quanto riguarda la struttura stessa" ha ricordato Facchini."Per il Cim stessa situazione con una sede non idonea al terzo piano di un edificio in viale Mazzini"ha concluso Facchini.