e da esponenti della stampa locale, dopo aver assaggiato le pizze realizzate dagli allievi, ha espresso il proprio giudizio scegliendo la migliore che ha permesso a uno dei corsisti di vincere la prova finale.A tutti gli allievi sono stati consegnati gli attestati di partecipazione."La scuola in questo momento di crisi da una grande opportunità di imparare il mestiere di pizzaiolo che è sempre piu' richiesto"ha spiegato il docente Teseo Tesei."Nei nostri corsi trasmettiamo agli allievi tutta la nostra esperienza che poi in futuro servirà per realizzare dei prodotti genuini e di qualità"ha concluso Tesei."E' una iniziativa importante per la città e sono contento di essere presente in questa prova finale"ha affermato il commissario della Giostra Cavalleresca di Sulmona Domenico Taglieri."Queste iniziative producono positività e noi come Giostra Cavalleresca in futuro metteremo in sinergia le nostre iniziative con quelle dell'Officina dei Sapori"ha concluso Taglieri. "Il 20% degli allievi che frequentano il nostro corso aprono un'attività in proprio"ha spiegato il direttore del Cescot Angelo Pellegrino."Negli anni scorsi abbiamo avuto piu' di 300 allievi provenienti da tutta Italia che hanno frequentato i nostri corsi di Pizzeria, Panetteria e Macelleria"ha aggiunto."Ultimamente abbiamo avuto anche richieste dalla Toscana a dimostrazione della bontà e della qualità didattica dei nostri corsi"ha ricordato Pellegrino.
Il docente Teseo Tesei con un allievo pizzaiolo |
la giuria esaminatrice |
Oggi apprendere significa innanzitutto cambiare prospettiva, essere consapevoli di una obsolescenza diffusa che riguarda non solo prodotti e tecnologie, ma anche e soprattutto saperi e conoscenze; significa capire che le abilità del futuro sono indissolubilmente legate alla capacità di cambiare i comportamenti nella vita e nel lavoro, al fare del miglioramento continuo delle persone e delle organizzazioni un obiettivo permanente, un modo di essere e un’identità culturale olistica e unitaria"ha proseguito Pellegrino.
"Conoscenza e competitività sono le due parole d’ordine dell’agire della prima Scuola nazionale del settore agroalimentare: l’Officina dei Sapori, appunto. Si tratta di concetti gemelli che riteniamo decisivo declinare nella realtà per migliorare la qualità della vita e del lavoro, che è la condizione necessaria per ricostruire dialogo e sinergia tra l’etica e l’economia.Quindi, Officina dei Sapori quale Scuola dei Mestieri in un ambito di costruzione/ricostruzione dell’Essere/Benessere di ognuno, in una prospettiva di inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro".