"piccolo" per la sua fisionomia minuta ma grande motore, grande tenacia e soprattutto grande simpatia, naturalmente accompagnato dalla moglie Alessandra. È quasi impossibile solo pensare di fare un record personale in maratona di 2 ore e 50 minuti, con una sindrome influenzale di 38 gradi di febbre per tutta la gara. Ma la 38^ edizione della Maratona di Berlino ha dell'assurdo, infatti il vincitore Eliud Nipchoge ha percorso metà gara (la seconda parte) con le solette penzolanti dalle scarpe in 2 ore e 4 minuti, senza fermarsi a toglierle per non perdere il ritmo; mentre Alex Zanardi per la prima volta a Berlino con la sua handbike, (da ricordare che Berlino é la città dove era stato ricoverato dopo l'incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle), é stato costretto a concludere la gara con una sola mano perché l'altro lato del biciclo aveva perso la catena; quindi poteva esimersi il nostro "piccolo" Alfredo da tale impresa? In fondo la maratona è sacrificio, sofferenza ed anche gli imprevisti vanno messi in conto perché la regola dei maratoneti veri è:
Non mollare mai!!!Alfredo lo sa bene, infatti, lui vive questo sport come una sfida con sè stesso senza ambizioni di classifiche, che poi si sa, la perseveranza porta al risultato, arrivato al 704° posto dei 41000 di Berlino e record personale è un bellissimo risultato da sottolineare.Alfredino (così per gli amici)seguito dal tecnico Oreste Di Sanza, è alla 3^ maratona dopo Firenze e Roma in 10 mesi; pensare che è approdato alla corsa da appena un anno, e non è poco per un 40enne metalmeccanico.Si allena tutti i giorni dopo il lavoro
RUNNERS SULMONA