ULTIM'ORA NAZIONALI

ULTIME NOTIZIE - Scontro a Roma sulla Pontina, muore una bimba. Altri tre ragazzini in ospedale - Schlein, su Salis schiaffo irricevibile, Meloni reagisca subito - Negati i domiciliari, Ilaria Salis resta in cella. In aula ancora con manette e catene - Eleonora Giorgi operata di tumore, "è andata bene"-

news

ULTIM'ORA DALLA REGIONE

ULTIM'ORA Lanciano, trovata morta una 28enne nel suo appartamento- Alfedena:Pulmino con disabili finisce in una scarpata, tutti in ospedale- Teatro Sulmona, 300 mila euro per rifare palchetti- Regione Abruzzo, proclamati il presidente della Giunta e i consiglieri -

Sport News

# SPORT # Risultati calcio a 5 Virtus Libera Isola d'Ischia-Sulmona Futsal 3-4

IN PRIMO PIANO

"CENTRO TURISTICO GRAN SASSO EMERGENZA LAVORO, ORA UNITA’ D’INTENTI"

L'AQUILA - " Ci si è affidati alla speranza. Si è sperato nell’intervento esterno riparatore. Si è perso un tempo prezioso per prog...

TOP NEWS

TOP NEWS REGIONE ABRUZZO

FACEBOOK LIVE CENTROABRUZZONEWS

giovedì 23 marzo 2017

DE NINO-MORANDI, DI SIMONE VA AVANTI E CHIEDE PARERE DELL’ANAC

SULMONA – Ha deciso di chiedere il parere dell’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) sul progetto di adeguamento sismico dell’edificio De Nino-Morandi di Sulmona. Non si arrende l’imprenditore sulmonese Nicola Di Simone della ditta Afi che nel luglio del 2013 aveva ottenuto l’incarico provvisorio dalla Provincia dell’Aquila per eseguire i lavori sul plesso scolastico di via D’Andrea. La ditta era risultata seconda in graduatoria e dopo il fallimento della prima è subentrata nello scorrimento.
L’incarico non si è mai trasformato da provvisorio a definitivo dal momento che a ottobre 2014 una parte dell’edificio è stata sequestrata. A febbraio 2015 la Provincia revoca l’incarico e del progetto non se ne parla più. “Ho chiesto l’accesso agli atti e con il legale abbiamo convenuto di chiedere il parere dell’Anac per verificare se quel progetto può essere ripreso”- spiega Di Simone.Secondo l’imprenditore la convenzione con il Provveditorato alle Opere Pubbliche porta a un drastico allungamento dei tempi per la riapertura della scuola. “Se ci venisse affidato l’incarico domattina in tre mesi siamo in grado di eseguire i lavori sulla parte dell’edificio non sequestrato, ricorrendo alle torre speditive”- aggiunge Di Simone che non percepisce l’interesse delle istituzioni rispetto questa soluzione. “Non chiedo tanto ma quantomeno di verificare se tutto ciò è fattibile. A noi non ci ha contatto nessuno. Ho visto una classe politica in silenzio”- chiosa l’imprenditore.