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sabato 25 marzo 2017

"RIQUALIFICAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA: IN REALTÀ STA DEMOLENDO LA SANITÀ"

SULMONA - La  riforma Lorenzin così come concepita  riclassifica i presidi ospedalieri in 3 categorie:Ospedale Di Base Ospedale di 1° livello Ospedale di 2° livello
Per  Marcello Ferretti della Segreteria Provinciale UIL FPL della provincia dell’Aquila ,questa cosiddetta “riqualificazione della rete ospedaliera” in realtà sta demolendo la sanità soprattutto nelle aree periferiche e interne dove la densità della popolazione è molto bassa. Tra i criteri più importanti nella nuova
riclassificazione della rete ospedaliera troviamo i bacini di utenza,il numero delle prestazioni e la quantità delle prestazioni.
Questi criteri troverebbero una corretta applicazione in  termini di razionalizzazione delle  risorse in una città metropolitana, ma quando la si cala in un territorio come la regione Abruzzo dove le montagne ricoprono gran parte del territorio e dove la densità della popolazione  è molto bassa, rischia di compromettere quei principi della nostra costituzione che sanciscono l’equità delle cure per tutti i cittadini.
Sulmona e il Centro Abruzzo dopo il decreto 79 del 2016 che definisce il nuovo assetto della rete ospedaliera avrà un Ospedale di base le cui funzioni e attività saranno completamente diverse da quelle che abbiano conosciuto in passato. In parole povere l’Ospedale di base è tale perché può assicurare un livello base di prestazioni specialistiche all’utenza. Di conseguenza scompaiono molti di  quei reparti di tipo specialistico .
Anche in termini di investimenti l’Ospedale di Base sarà supportato da meno risorse rispetto ad un presidio di 1° livello come lo era prima Sulmona.
Al momento, diciamo bene alla realizzazione del nuovo corpo Ospedaliero, ma  diventa  urgente e indispensabile riempire di contenuti  la struttura Sanitaria   altrimenti il rischio di un suo  ulteriore depauperamento   è reale.
La maggior parte dei direttori delle UOC(Unità Operative Complesse) nei prossimi tre anni andranno in pensioni ,questo desta notevoli preoccupazioni soprattutto per quelle realtà come l’ortopedia dove si erogano la maggior parte delle prestazioni complessive Ospedaliere e Territoriali.
La Chirurgia Generale non può e non deve essere dimenticata poiché è il perno di tutte le attività Ospedaliere.
Non più rinviabile l’attivazione della lungodegenza che permetterebbe alla medicina generale di concentrarsi  maggiormente sulle attività clinico assistenziali di tipo specialistico.
E’ Importante che le  istituzioni e ai vertici della ASL pongano le basi oggi e non domani ad un progetto di sviluppo che vada ad individuare quelle scelte necessarie per permettere ancora a questo presidio di avere una sua vocazione come l’ha sempre avuta in questi anni.
Ora sicuramente destano preoccupazione i tagli che la Asl sta operando sul presidio dell’Annunziata ma sono una conseguenza ovvia proprio di quella rimodulazione della rete ospedaliera.
Ad oggi le dotazioni organiche di tanti  servizi sono inadeguate nei presidi di Sulmona e Castel di Sangro ,sia per garantire la giusta applicazione della legge 161 sul giusto riposo che per poter garantire alti livelli di qualità delle prestazioni.
Noi come organizzazione continuiamo a lavorare per unire questo territorio come d’altronde abbiamo sempre fatto, al fine di addivenire ad una proposta congiunta che interessi tutti gli attori, al fine di scongiurare il declino di tutto il centro Abruzzo".

Segreteria  Provinciale UIL FPL
             Marcello Ferretti