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lunedì 15 maggio 2017

"LA BONIFICA DI BUSSI SIA OCCASIONE PER COSTRUIRE UN PERCORSO DI COMUNICAZIONE DEL RISCHIO"

BUSSI - "Prendendo spunto dall’ennesimo allarme che il Forum H2O ha lanciato circa un certo “respiro velenoso “ della discarica di Bussi  e da un’intervista del prof. Stefano Cianciotta del’Università di Teramo, sul Resto del Carlino/La Città, circa la gestione dei rischi e della relativa comunicazione,  rileviamo che in Abruzzo, e non solo, ci sia bisogno di presidiare  il rituale allarmismo catastrofico. Responsabili di governare questo fenomeno lievitante a dismisura negli ultimi tempi, sono certamente le Pubbliche amministrazioni che dovrebbero attrezzarsi  per una doverosa e corretta comunicazione sui problemi ambientali e di rischio. Non farlo, per un territorio che punta sull’agroalimentare e il turismo,  significa gettare  il bambino con l’acqua sporca.
La modalità utilizzata, spesso, sa  più di golosità mediatica, piuttosto che di interesse a perseguire l’interesse generale dei cittadini. Il combinato disposto di tale allarmismo e dell’assenza della PA a Governare in modo efficace la stessa Comunicazione, puo’ produrre un danno irreversibile alla nostra economia. Gli esempi, ormai quotidiani, sono sotto i ns occhi, compreso il recente caso di Pomezia, delle acque del Gran Sasso, ma anche quello relativo alla Discarica di Bussi, assurta a livelli europei. Non ultimo questo recente allarme  relativamente a sostanze pericolose che sarebbero rilasciate dai gas interstiziali nell’area della discarica. Questa notizia, comunque da verificare nella sua consistenza, viene presa puntualmente a pretesto per sciorinare il solito rosario sull’inquinamento prodotto dall’area della discarica in questione con un rilancio esasperante del fenomeno stesso. Mentre, esistono voci discordanti che propongono letture diverse con puntuali argomentazioni, esposte, ad esempio, da Pasquale Antonucci, con conoscenze nel settore e supportato da pareri di esperti nel campo. Egli spiega e in alcuni casi smentisce, certi aspetti negativi ritualmente riportati, e sollecita, da tempo, un confronto senza ottenerlo. Le sue segnalazioni, corroborate da alcuni esperti, ridimensionerebbero la visione del tema della discarica di Bussi a fenomeno di superfetazione mediatica. Perciò sarebbe opportuno, e saggio, che  le pubbliche amministrazioni interessate del Centro Abruzzo, compresa l’alta Valpescara, si dotassero di un Governo del problema, compresa la Comunicazione  dei rischi, al più presto, come suggerisce l’esperto Prof. Stefano Cianciotta, altrimenti le conseguenze per il tessuto economico e sociale futuro saranno gravi".
                                                                                                                       
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