"Giunge a termine una lunghissima trattativa con le Associazioni di categoria che hanno sempre evidenziato la necessità di restituire dignità e valore economico/sociale a un'attività che, istituita da Federico II da più di ottocento anni, scegliendo Sulmona quale Provincia del Regno più a Nord del territorio,
ha subito negli ultimi tempi un declino inarrestabile - ha dichiarato Pietro Leonarduzzi, Vice Presidente della Confesercenti - Da oggi parte una nuova stagione per l'intera Valle Peligna e per le imprese che con il commercio danno il senso della loro esistenza".
La crisi della Valle Peligna molto ha contribuito alla perdita di interesse per il Mercato di Sulmona. Ma si sono sentiti molto anche gli effetti della Grande distribuzione, ben presente sia in Città che nei territori limitrofi.
"La Confesercenti e l'Anva si sono impegnate per contribuire al risultato di oggi, con proposte ed azioni che sono state utili alla redazione dei documenti che sono stati approvati dal Consiglio comunale - ha detto Franco Liberatore, Vice Presidente della Anva - La riduzione dei posteggi da 161 a 105, razionalizza l'occupazione del plateatico di Piazza Garibaldi introducendo i corridoi di soccorso e dei disabili, applicando il cosiddetto concetto di "entrata libera", un complesso di azioni finalizzate al miglioramento dell’accessibilità delle persone con disabilità ai banchi delle merci esposte".
"Il Mercato per la Città di Sulmona è un motore del sistema economico complessivo, e non solo luogo di erogazione di servizi a disposizione dei soggetti - ha dichiarato Angelo Pellegrino, Direttore dell'Officina dei Sapori - Lo spazio mercatale, con la riorganizzazione approvata oggi, acquista un nuovo ruolo nell’ambito delle responsabilità territoriali, nei processi di crescita economica e di aggregazione sociale".
Per la Confesercenti e l'Anva, si apre una chiara prospettiva per operare una rivisitazione del concetto della molteplicità del valore economico, spostando la riflessione su di una scala più ampia di collaborazione tra commercio ambulante e commercio a posto fisso, nel rispetto della dimensione cittadina che assume connotazioni e ruoli diversi in rapporto ai contesti, agli obiettivi ed alle sinergie che si creano di volta in volta con il territorio urbano.