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mercoledì 21 giugno 2017

DOPO LA PROCESSIONE SALTANO LA FILA PER ANDARE IN BAGNO E PICCHIANO UN UOMO, IN MANETTE DUE SULMONESI

SULMONA – Doveva essere una notte tranquilla dopo il rientro della Processione del Venerdì Santo ma si è rivelata tutt’altro. Con l’accusa di lesioni aggravate da futili motivi due sulmonesi di 25 anni, G.S. e F.R. sono finiti in manette. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Sulmona Marco Billi. I fatti risalgono al 15 aprile scorso. Era rientrata la processione più o meno da due ore quando un uomo è stato aggredito in un bar del centro storico mentre faceva la fila al bagno. Prima un pugno alla nuca e poi un secondo pugno al volto che hanno costretto la vittima a ricorrere alle cure dell’ospedale. Cinquanta i giorni di prognosi rimediati dopo la frattura del setto nasale e il trauma cranio-facciale. Stando a una prima ricostruzione dei fatti l’uomo sarebbe entrato nel locale, in compagnia della moglie, per usufruire dei servizi igienici.
Uno dei due arrestati voleva passare avanti senza rispettare la fila e da lì sono partiti i pugni sulla nuca e sul volto.
Ad indentificare i due giovani sono stati agli uomini della Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinati dall’ispettore Daniele L’erario, al termine di una battente attività d’indagine. Gli inquirenti, senza poter contare sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza del bar, hanno ascoltato uno per uno i testimoni. G.S. e F.R. restano in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Secondo il Gip, visti i precedenti, esiste il pericolo di reiterazione del reato.

AGGIORNAMENTO


Nella mattinata di ieri gli uomini del Commissariato di P.S. di Sulmona hanno tratto in arresto, in esecuzione della Misura Cautelare della Custodia in Carcere disposta dal G.I.P. presso il  Tribunale di Sulmona, due uomini, entrambi sulmonesi di anni 25, gravati da precedenti di polizia, poiché resisi responsabili, in concorso fra loro, del reato di lesioni aggravate in danno di un giovane di Bussi sul Tirino (PE).
 In particolare, la notte del 15 aprile 2017, all’interno di un bar situato nel centro cittadino, a seguito di una lite scaturita per futili motivi consistenti nella priorità sull’ingresso in un bagno di servizio, la parte offesa veniva aggredita con violenza, prima da tergo e poi frontalmente dai due arrestati che gli causavano delle fratture nasali che lo inducevano a fuggire immediatamente dal posto, al fine di evitare peggiori conseguenze.
Lungo il tragitto che lo divideva dalla sua autovettura, il malcapitato ha incontrato una pattuglia della Squadra Volante a cui ha narrato di essere stato aggredito poco prima da due giovani.
Il giovane, a seguito della suddetta aggressione, si portava quindi presso il locale Pronto Soccorso accompagnato dai suoi familiari ed amici per essere sottoposto alle prime cure che attestavano le fratture nasali con una prognosi ammontante ad oggi, a giorni 50.
 A seguito dei fatti, il personale della Squadra Anticrimine, mediante la visione delle poche immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza di sicurezza di cui il suddetto bar era fornito e soprattutto attraverso l’audizione degli astanti che al momento lo affollavano, dava inizio ad una complicata attività d’indagine che evidenziava elementi di colpevolezza nei confronti degli arrestati.
Grazie alle indicazioni dei testi si riusciva a fare luce sulla violenta aggressione tanto da poter rimettere una dettaglia informativa di reato, con acclusa richiesta di misure cautelari, accolta dalla sopra menzionata A.G.
La perquisizione domiciliare, espletata in sede di esecuzione delle predette misure, presso l’abitazione di uno dei due giovani, già noto alle forze dell’ordine per la commissione di numerosi reati, ha permesso di rinvenire un bilancino elettronico di precisione, una cospicua quantità di mannitolo (sostanza generalmente utilizzato per il “taglio” di cocaina), una modica quantità di marijuana ed altro materiale atto al confezionamento di sostanze stupefacenti, circostanza questa al vaglio degli inquirenti atteso che lo stesso, in passato, era rimasto coinvolto in vicende giudiziarie proprio per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo stesso, già in data 20 Aprile 2017, è stato denunciato in stato di libertà dagli uomini del Commissariato di P.S., per il reato di lesioni aggravate, per aver scagliato con violenza, al termine di una lite verificatasi in un bar del centro cittadino di Introdacqua, un bicchiere in vetro che colpiva in faccia un ragazzo del posto, causandogli importanti ferite.
I due arrestati dunque, al termine delle formalità di rito, venivano associati presso la locale Casa di Reclusione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.