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venerdì 16 giugno 2017

TRASFERIMENTO AMBULATORI DELL'ALA VECCHIA DELL'OSPEDALE: "ATTIVARE TAVOLO DI CONFRONTO CON ORGANIZZAZIONI SINDACALI"

SULMONA - "Con riferimento alle notizie apprese sugli organi di stampa in merito ad un imminente trasferimento degli ambulatori attualmente ubicati nella cd. Ala vecchia dell'Ospedale di Sulmona, la scrivente FP CGIL ritiene opportuno esporre le proprie perplessità legate in primis ad una mancata condivisione con le OO.SS.  rappresentati dei lavoratori interessati.Infatti, pur condividendo il percorso intrapreso per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, per mettere a disposizione dell'utenza che usufruisce dei servizi sanitari adeguati spazi e per migliorare le condizioni logistiche dei lavoratori che prestano da anni il proprio lavoro in condizioni disagiate, la mancata condivisione delle scelte ed il mancato confronto con le parti sociali e le istituzioni del territorio non garantisce alla ASL
di ascoltare ed eventualmente recepire alcuni contributi che la scrivente vorrebbe fornire. Infatti, consapevoli delle note criticità legate alla stabilità della struttura (denunciate dalla scrivente già dal 2009), ci si chiede quali servizi, e con quali ripercussioni, dovrebbero essere trasferiti nella struttura presa in affitto.
    Quanto sopra poiché è noto che alcuni servizi, come ad esempio UOS di Oculistica, il Pronto Soccorso, la Radiologia ovvero alcuni ambulatori presso cui vengono effettuate le prestazioni in consulenza (per es. gli ambulatori cardiologici, la sala gessi ecc.) non possono essere trasferiti in strutture distanti dall'Ospedale proprio per la stretta connessione funzionale che hanno con l'Ospedale stesso.
    Inoltre, per quanto la scrivente O.S. è a conoscenza, le strutture private adiacenti l'Ospedale, hanno come destinazione un uso socio sanitario e/o un uso uffici, il che non si concilierebbe con l'attività per acuti che si svolge nel Presidio Ospedaliero. Su questo argomento sarà cura della scrivente reperire più corrette e complete informazioni presso gli Uffici Comunali.
    Ciò premesso ci si chiede se non fosse più opportuno liberare la cd. Ala nuova dell'Ospedale, spostando all'esterno ed in strutture temporanee taluni servizi come ad esempio il Centro Trasfusionale ed il Laboratorio Analisi, ed allocare in quegli spazi quanti più servizi possibile attualmente ubicati nella struttura meno sicura. Peraltro, una simile scelta venne attuata lo scorso anno proprio dalla stessa ASL presso il P.O. di Avezzano, allorquando, ai fini di una ristrutturazione edilizia del Centro Trasfusionale dello stesso P.O., decise di prendere in locazione una struttura mobile provvisoria che venne posizionata proprio all'esterno del predetto Ospedale collegandolo con lo stesso.
    Ci si chiede altresì se, anche alla luce delle suesposte considerazioni, non fosse più opportuno cominciare a pensare anche a mettere in sicurezza quei lavoratori e quegli utenti che quotidianamente si recano presso le strutture territoriali della ASL, come ad esempio i servizi amministrativi e CUP (attualmente ubicati nella “Palazzina De Chellis”) ovvero dei servizi di area centrale come il Dipartimento di Prevenzione, Il Servizio di Medicina Legale, il Servizio di Riabilitazione ecc. (attualmente ubicati nel palazzo dei Componiani in via Gorizia), atteso che non sembrerebbe che nemmeno tali strutture siano in condizioni “ottimali” dal punto di vista della sicurezza.
    Infine, la scrivente FP CGIL, ritiene che sia più utile e urgente portare a conclusione i lavori per la costruzione del nuovo Plesso Ospedaliero e riorganizzare da subito la allocazione di tutti i servizi, ivi compresi quelli che insistono nell'Ala vecchia del P.O., in quanto non si possa mai pensare che una volta dismessa l'Ala meno sicura (anche se solo parzialmente) non vi sia più la necessità di procedere con sollecitudine al completamento dei lavori per la costruzione dell'ospedale nuovo.
    Per questi motivi, chiediamo alla Direzione Generale della ASL ed al Sindaco di Sulmona (che ricordiamo rappresenta la massima autorità sanitaria locale nel territorio) di attivare immediatamente un tavolo di confronto, sulla questione della struttura sanitaria, con le Organizzazioni Sindacali".

    
                                F.to
                        P. La Segreteria FP CGIL
                           Provincia di L'Aquila
                           Anthony Pasqualone