SULMONA – Esito negativo. E’ questo il responso della Tac alla quale si è sottoposto l’assistenza capo di polizia penitenziaria aggredito ieri nel carcere di via Lamaccio da un detenuto tunisino che era stato arrestato il giorno precedente sul treno dalla Polfer di Pescara per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Migliora quindi il quadro clinico del poliziotto per la gioia dei suoi colleghi che hanno fatto il tifo per lui. L’assistente capo ha rimediato due pugni violenti al volto che hanno portato i sanitari dell’ospedale dell’Annunziata ad applicare diversi punti di sutura nell’arcata sopracciliare di sinistra.
Il poliziotto avrebbe riportato anche un forte trauma contusivo. “Ha rischiato veramente grosso ed è anche molto provato psicologicamente”- riferisce il sindacalista Mauro Nardella che ha denunciato l’ennesima aggressione nell’istituto penitenziario di via Lamaccio, la seconda nel giro di pochi mesi. Il detenuto nel frattempo è stato anche lui ricoverato per poi essere sottoposto al Tso (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Sembrerebbe in effetti che il detenuto fosse in preda a crisi oniriche e quindi posto in condizioni di poter compiere gesti estremamente gravi.
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