SULMONA – Dal ricorso al Tar per il via libera del Consiglio dei Ministri alla centrale Snam a quello alla Corte dei Conti per il metanodotto. Per il Vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, oggi intervenuto a Sulmona alla cerimonia d’intitolazione di una piazza di via Cappuccini al professore Carlo Autiero, la battaglia è tutta giuridica. Davanti al Consiglio dei Ministri Lolli ha ribadito che Sulmona è zona ad elevato rischio sismico, come confermato anche dagli esperti della commissione Grandi Rischi. Inoltre Sulmona sorge al centro di un sistema di parchi e riserve regionali e nazionali.
“Basterebbero queste ragioni per fermare centrale e gasdotto – ha sottolineato Lolli – ma finora non c’è stato verso, tutti i governi che si sono succeduti e anche il governo regionale, non l’attuale, si sono pronunciati a favore della centrale Snam e del gasdotto, per ragioni economiche legate anche alla vendita del gas”. Per Lolli adesso è il momento quindi di ricorrere alle armi giuridiche. Oltre al ricorso al Tar, bisognerà considerare che i terreni sui quali è previsto il passaggio del gasdotto sono vincolati dall’uso civico. “Davanti all’uso civico cade l’interesse nazionale strategico invocato dal Consiglio dei Ministri, a proposito della centrale e quindi la realizzazione del metanodotto potrebbe essere contrastata”, ha spiegato Lolli.