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sabato 27 gennaio 2018

GLI STUDENTI DEL LICEO CLASSICO “OVIDIO”: CENTRALE DI COMPRESSIONE A SPINTA DI SULMONA LEGATA AL METANODOTTO “RETE ADRIATICA”. È L’ENNESIMO AFFRONTO AL NOSTRO TERRITORIO

SULMONA - "Il 22 dicembre il Consiglio dei Ministri, inaspettatamente a fine legislatura, ha autorizzato la costruzione della centrale di compressione a spinta di Sulmona legata al metanodotto “Rete Adriatica”. È l’ennesimo affronto al nostro territorio, questa volta ai danni di uno dei diritti imprescindibili: quello a vivere in un ambiente non inquinato, a tutela della salute collettiva. Proprio sulla difesa del Creato è intervenuto Papa Francesco con l’enciclica “Laudato sii” auspicando una conversione ecologica da parte di cittadini e istituzioni.
Favorire uno sviluppo ecosostenibile è di particolare importanza in un periodo di grandi trasformazioni climatiche ed economiche come quello attuale: investire sulla produzione energetica da fonti fossili, proprio ora che il rinnovabile si sta conquistando un ruolo sempre maggiore, appare anacronistico. Entro il 2040 l’Europa stima di ricavare il 70% dell’energia da fonti pulite, senza contare l’effetto che avrà sulla produzione energetica il progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor)al quale l’Italia partecipa con ingenti investimenti ritagliandosi un ruolo leader. I membri delgruppo di ricerca ITER dichiarano che dal 2050 si potrà produrre energia pulita attraverso la fusione nucleare, utilizzando come materia prima l’idrogeno la cui disponibilità è praticamente illimitata, e che entro il secolo tale fonte di energia soppianterà le altre. A che scopo, dunque, compromettere la nostra terra per una tecnologia che fra pochi decenni risulterà obsoleta e che laBanca Mondiale non intende più finanziare a partire dal 2019? Perché costruire un nuovo gasdottoquando l’attuale rete di approvvigionamento risulta già sovradimensionata rispetto alle esigenze italiane?
Le emissioni di monossido di carbonio e ossidi di azoto, legate all’attività della centrale,
entrerebbero nel ciclo alimentare con gravi conseguenze sia per la salute dei cittadini sia per il
turismo agroalimentare e per il commercio di prodotti tipici come l’aglio rosso di Sulmona a
marchio P.A.T., bloccando completamente ogni possibilità di sviluppo economico del settore. Non
possiamo, inoltre, dimenticare l’elevato rischio sismico del territorio peligno assolutamente
incompatibile con la presenza di una mastodontica centrale di compressione e di un metanodotto
che nel suo tratto Sulmona-Foligno attraverserebbe ben 14 faglie capaci, cioè in grado di produrre
dislocazioni del terreno dell’ordine di diverse decine di centimetri, alle quali nessun impianto del
genere, per quanto ben costruito, può resistere. La realizzazione della centrale rappresenta una
spada di Damocle sulla vita di decine di migliaia di persone. Ma allora, a chi giova tutto ciò?
Noi studenti del liceo Classico di Sulmona dichiariamo alle Istituzioni la nostra ferma contrarietà al
progetto: non possiamo rassegnarci ad assistere inermi alla morte del nostro territorio al quale
siamo e rimarremo sempre legati, anche se alcuni di noi si allontaneranno da esso per motivi di
studio o di lavoro. Occorre tenere alta l’attenzione sul problema e sostenere i Comitati per
l’Ambiente, ai quali va tutta la nostra gratitudine, che per anni hanno combattuto da soli e nella
generale indifferenza una guerra impari contro una potentissima lobby economica. Abbiamo il
dovere di difendere e aiutare la nostra terra con la stessa tenerezza e tenacia con cui
difenderemmo una madre in difficoltà.
Pertanto abbiamo indetto un’assemblea d’istituto il giorno lunedì 29 gennaio presso l’aula magna
del liceo Mazara per discutere, oltre alle problematiche legate alla scuola, in particolare
dell’andamento dei lavori dello stabile di p.zza XX Settembre, di questa importante tematica.
L’assemblea si svolgerà dalle ore 8.30 alle 10.20 per le classi del biennio e dalle ore 10.50 fino al
termine per le classi del triennio. Interverranno, la prof.ssa Anna Rita Pantaleo e il geologo Antonio
Palombizio , gli studenti dei comitati NO SNAM di Sulmona assieme ad altri due membri adulti, i
rappresentanti d’istituto Rosario Ciacchi e Giulia Di Padova assieme allo studente Francesco
Balassone".

Gli studenti del Liceo Classico “Ovidio”