Una sorta di riscatto che, insieme alle diverse espressioni di affetto e stima ricevute nei giorni passati, ha ricaricato il morale degli organizzatori, all'opera già per la prossima edizione.
Si può anticipare, ad esempio, l'idea di riproporre testi non più in commercio, e praticamente introvabili , e l'avvio di un confronto con l'Archivio di Stato di Sulmona. L'entusiasmo, insomma, è tornato.
Le emozioni, d'altronde, non sono mancate neanche oggi. A chiudere sono stati Andrea Del Castello e l'anteprima del suo thriller "La voce della morte"; Cristina Mosca e il suo ultimo libro "Con la pelle ascolto"; Patrizia Angelozzi con "Il confine umano, vite in cerca di pace", presentazione particolare per la presenza di intermezzi musicali. Il libro ripercorre le storie di richiedenti asilo e protezione, storie di migrazioni sofferte e di speranze nel ricominciare. Momenti di confronto e consapevolezza di un sistema, lo Spraar, attualmente minato dal governo stesso. La musica, in questo caso, è stata curata da un duetto con uno dei componenti, Francis, che ha ottenuto la "protezione". Da tre anni in Italia, ora è musicista, poeta, scrittore e mediatore culturale. Il suo paese è questo. Ottimo esempio di un'accogleinza perfettamente riuscita.
"Memoria e territorio" nelle sue diverse sfaccettature era il tema portante di questa terza edizione, il festival non si poteva chiudere meglio di così."Le parole sono importanti proprio come le azioni"