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domenica 28 aprile 2019

CELEBRATO SAN PANFILO, PATRONO DI SULMONA

SULMONA -  La città di Sulmona ha celebrato oggi il santo protettore. Il 28 aprile segna la data di morte del Vescovo Panfilo. In passato “la processione del santo patrono si svolgeva solo nello spiazzo antistante alla cattedrale, in pratica del sito che nell’Ottocento fu destinato ai giardini pubblici, alla villa comunale. In buona sostanza S.Panfilo non varcò mai la porta nord della città”, come si legge ne “Il Diario di Solimo” dello studioso sulmonese F.V.Maiorano. Nei primi decenni del settecento, molti cittadini si lamentarono di questa “incomprensibile tradizione e chiesero che il santo entrasse all’interno dell’abitato”. Dopo proteste e una trattativa lunga e difficile, “il Capitolo fu autorizzato a sconfinare e ad entrare con la processione in città”. Era il 27 aprile 1741. “Protettore di Sulmona da secoli, San panfilo divenne cittadino della sua città soltanto nel 1741”.
Il Busto, esposto da ieri nella cattedrale, è stato portato in processione oggi, dopo la Messa celebrata dal Vescovo, lungo le vie del centro storico della città.
Folla immensa e grande partecipazione nel pomeriggio alla processione di San Panfilo che ha attraversato le strade cittadine fra silenzio, preghiera e folla commossa. Una scena che non si vedeva da anni e ha ridestato nei cuori l’orgoglio di una sulmonesitá spesso assopita. Il corteo é uscito e rientrato dalla Basilica Cattedrale dove il vescovo Michele Fusco, sempre nel pomeriggio, ha officiato la Santa Messa. La rinascita di una festa negli ultimi anni rimasta sottotono si deve soprattutto al ripristino del programma civile. Ieri il comico Nduccio ha riempito il circolo e il viale della Villa Comunale, mentre questa sera la chiusura dei festeggiamenti é affidata ai Bohemiens. L’unico fuori programma si é registrato nel cambio del percorso. Il corteo processionale passando per corso Ovidio ha imboccato poi via De Nino, come avveniva un tempo, passando per piazza Garibaldi e transitando nei pressi dell’acquedotto medievale. La parrocchia, stando almeno alle prime informazioni, aveva chiesto tutte le autorizzazioni al Comune. Nella centralissima piazza però il traffico veicolare non era chiuso alle auto con le macchine parcheggiate ovunque come pure il complesso bandistico, che ha animato in modo egregrio l’intera giornata di festa, ha tirato dritto senza svoltare in via De Nino. Un piccolo disguido che non é passato inosservato ma che non incide minimamente sulla riuscita dei festeggiamenti. Il Santo é riuscito quindi simbolicamente ad aprire le strade, anche quelle che non erano chiuse al traffico. Finalmente Sulmona ritrova la festa del suo patrono ed é gioia nei cuori.













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