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giovedì 29 dicembre 2011

QUESTIONE SNAM IN CONSIGLIO COMUNALE SULMONA, COMITATI "NON E' AMMISSIBILE EVENTUALE RINVIO"

SULMONA - La questione Snam approda in aula consiliare a palazzo San Francesco. la conferenza dei capigruppo di ieri ha deciso, infatti, di inserirla tra i punti all'ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale (30 dicembre ore 9). Vicenda che tanto fece scaldare gli animi dei comitati sulmonesi nei giorni scorsi con cartelli e megafoni in centro storico. L'argomento sarà dibattuto in Consiglio, senza passare per la commissione territorio. "Questo perchè" precisano gli ambientalisti in una nota "il presidente della stessa, Giovanni Capparuccia, pur avendo a disposizione più di un mese di tempo e pur essendo stato sollecitato più volte, non ha provveduto a convocare la commissione. In questi casi è il regolamento comunale a prevedere che il problema venga discusso direttamente in Consiglio Comunale".
La mancata convocazione della commissione territorio, insieme agli altri ritardi che la pratica ha accumulato in oltre tre mesi, da quando il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiesto
al Comune di deliberare, sono le motivazioni alla base di due esposti che i comitati hanno inviato rispettivamente al Prefetto dell'Aquila e alla Procura della Repubblica di Sulmona. L'augurio per i comitati "è che sulla intera vicenda venga fatta piena luce dagli organi preposti e che vengano accertate tutte le eventuali responsabilità.
Gli ambientalisti annunciano l'intenzione di vigilare durante la seduta dell'assise civica affinchè non vi siano ulteriori tentativi di rinviare, magari a dopo le festività natalizie, la deliberazione sul progetto della Snam.
"Non è ammissibile nessun ulteriore rinvio. Siamo già fuori tempo massimo per un atto che il Comune avrebbe potuto licenziare già due mesi fa, se i tempi fossero stati rispettati." affermano "Il rischio che si sta correndo è che il Ministero, almeno per quanto riguarda la centrale di compressione, possa "saltare" il parere del Comune o, peggio ancora, che possa considerare il silenzio del Comune come un sostanziale assenso all'opera. A questo punto in Consiglio Comunale arrivano due proposte : quella di cinque capigruppo (presentata fin dal 22 novembre) e quella della Giunta, adottata alcuni giorni fa; sempre che quest'ultima abbia completato l'iter previsto dalla normativa vigente (sino a ieri la delibera era ancora alla firma del sindaco). L'auspicio" secondo i comitati "è che dal Consiglio Comunale del 30 venga adottata una deliberazione che ribadisca in modo inequivocabile e ben argomentato la contrarietà all'eco-mostro della Snam (centrale e metanodotto); che stigmatizzi l'arbitraria decisione del Ministero di scindere l'opera in due distinti procedimenti e ne chieda quindi la riunificazione (diversamente potrebbe verificarsi l'assurda situazione di una centrale costruita a Sulmona per un metanodotto che, invece, potrebbe essere realizzato altrove); ed infine che chieda al Presidente della Regione Gianni Chiodi e al Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, di attuare senza ulteriori indugi le rispettive risoluzioni del Consiglio Regionale d'Abruzzo e della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati che, con voti unanimi, sanciscono la necessità di individuare sia per il metanodotto che per la centrale una diversa localizzazione, comunque al di fuori della dorsale appenninica."