attuati dagli assessorati ai trasporti delle regioni Abruzzo e Molise, le quali, pur attraversate dalla tratta denominata “Transiberiana d’Italia” o “Ferrovia dei Parchi”, per esigenze di bilancio o forse anche per un inesistente programma di razionalizzazione e di ridistribuzione dei servizi di trasporto treno-gomma, hanno indotto Rete Ferroviaria Italiana, vista la persistente assenza di un valido progetto di rilancio proposto da entrambi gli Enti regionali interessati, di procedere al “taglio” del binario che si dirama da Carpinone verso Sulmona. Tale modifica strutturale, a dire di RFI, servirà a velocizzare la direttrice verso Campobasso e consentirà la chiusura della Stazione di Carpinone, la quale verrà declassata a semplice fermata impresenziata. Quindi in parole povere niente più manutenzione agli scambi, poiché saranno tutti rimossi, ma soprattutto altri posti di lavoro in meno, poiché non sarà più presente in quell’impianto la figura del Capostazione. Inoltre” continuano “non sarà possibile più
effettuare incroci in questa stazione, con conseguenti ulteriori disagi verso l’utenza ferroviaria poiché sarà possibile incrociare i treni tra Campobasso ed Isernia, solo nella stazione del capoluogo pentro o presso l’impianto di Cantalupo del Sannio-Macchiagodena, distanti tra loro
La misura
è oramai colma e se non si attua una
repentina inversione di tendenza con un intervento programmatico valido e
duraturo, si rischia di trovarsi ad “un punto di non ritorno” per una tratta
ferroviaria, la
Sulmona-Carpinone , che in altre realtà d’Italia avrebbe
sicuramente ben altra considerazione.
Infatti
linee turistiche come la
Siena-Asciano -Monte Antico oppure la Palazzolo-Paratico
Sarnico , vicino Bergamo hanno già da tempo attuato un
programma turistico che ha catalizzato numerosi visitatori che grazie al treno
hanno la possibilità di conoscere più approfonditamente le bellezze
paesaggistiche e le prelibatezze gastronomiche di quelle zone. Le potenzialità turistiche della Sulmona-Carpinone
non hanno eguali in Italia, ma sembra che solo i nostri amministratori non se
ne siano accorti.
Invitiamo, fin da
ora, la classe politica regionale ad intervenire energicamente ed
immediatamente presso i vertici di RFI per scongiurare la programmata
soppressione definitiva, presentando un
programma di sviluppo turistico sulla falsariga di quello attuato per il
Trenino del Bernina, considerato che l’orografia e le ardite opere
infrastrutturali presenti sulla Transiberiana d’Italia non hanno nulla da
invidiare alla ben più famosa ferrovia svizzera. Per catalizzare l’attenzione
sulla tematica, l’Associazione LE ROTAIE Molise, unitamente a LocoMolise Onlus ha organizzato per il prossimo 4 marzo 2012
un treno turistico Campobasso-Isernia-Sulmona, in occasione della 5^ Giornata
delle Ferrovie Dimenticate, indetta dalla Co.Mo.Do. Confederazione Mobilità
Dolce, che ha già riscosso notevoli adesioni sul web, in quanto sono già
pervenute numerose prenotazioni dalle località più disparate dello stivale. L’evento
sarà organizzato in collaborazione con i Comuni dell’AssoMab, Italia Nostra
Onlus sez. Isernia, il C.A.I. sez. Isernia, I Rotary Club di Isernia ed Agnone,
il WWF di Campobasso ed il CeSMoT di Roma. L’evento sarà preceduto da un
Convegno dal tema “l’importanza del trasporto ferroviario per lo sviluppo
economico della Regione Molise” ove saranno invitati i vertici degli Enti
regionali, provinciali, comunali e dei vettori ferroviari pubblici e privati
che si terrà il giorno 03/03/2012, presso l’Officina della Cultura di Isernia.
Inoltre sarà possibile ammirare il plastico della Stazione di Isernia
realizzato dai fermodellisti dell’Associazione LEROTAIE. Per informazioni e
prenotazioni è possibile contattare l’organizzatore al recapito 3313781220
oppure inviare una email a sergio@lerotaie.com.