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martedì 3 giugno 2014

RUFFINI"IL CENTRO ABRUZZO HA BISOGNO DI PROGETTI SERI E REALI"

SULMONA - "L’attuale crisi economica dell’ Italia, così come quella del Centro Abruzzo, non è frutto della malasorte,  bensì una colpa riconducibile all’ opera dell’ uomo.Il destino dell’ individuo è, infatti, determinato dal comportamento umano"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Antonio Ruffini dell'Associazione Culturale Insieme per il Centro Abruzzo."E’ a causa delle azioni degli uomini che in quest’ultimo periodo hanno governato il nostro Paese - e in particolare quelli che hanno rappresentato il nostro Centro Abruzzo, distinguendosi per la pochezza delle iniziative intraprese a favore del nostro territorio -, se ci troviamo a fronteggiare l’ attuale gravissima situazione economica e sociale.
Gli uomini di governo hanno preferito, infatti, curare molto più i loro personali interessi economici, politici (a volte anche sessuali) e di potere, piuttosto che dedicarsi con impegno serio alle molteplici problematiche delle popolazioni che li hanno eletti, con il risultato che tutti conosciamo.Cioè con la constatazione che questo territorio ha perso sempre più d’ importanza, perdendo, ovviamente, anche la sua popolazione, costretta ad emigrare in altri luoghi in grado di offrire condizioni di vita migliori di quelle offerte in loco.
Ma se la crisi è causata dall’ uomo, è sempre l’ uomo che, se vuole, può risolverla.
Così, se gli uomini di governo vogliono, possono far uscire il Centro Abruzzo dalla crisi economica e sociale in cui esso è intrappolato, ormai, da troppi anni.
La soluzione può derivare solo dal coraggio di fare delle scelte ambiziose ma necessarie, di crederci e di impegnarsi fino in fondo.
Nella recente competizione elettorale per il rinnovo del Governo Regionale si sono sentite tante, troppe promesse di soluzione della crisi, ma nessuno, dico nessuno dei candidati ha presentato un progetto reale e concreto per risolvere la situazione.
Al solito si sono limitati a proposte generiche ma niente di più, perché a loro non interessa affatto il futuro di queste popolazioni quanto invece di andare ad occupare le prestigiose poltrone regionali che garantiscono lauti stipendi e fantastici vantaggi economici oltre al piacere del potere.
Il Centro Abruzzo ha bisogno, invece, di progetti seri, reali e concreti in grado di utilizzare al meglio le risorse locali a fini occupazionali, capaci di ricreare lo sviluppo socio economico perso tanti anni fa.L’ Associazione Culturale “Insieme per il Centro Abruzzo” invita, pertanto, tutte le forze attive dagli imprenditori ai commercianti, dagli artigiani agli agricoltori, dai liberi professionisti ai lavoratori dipendenti, ai sindacati, alle associazioni di volontariato a “ribellarsi” a questo sistema politico.Bisogna chiedere ai potenti della politica regionale di ascoltare le legittime richieste  di questo territorio provvedendo a realizzare le proposte provenienti  direttamente dai luoghi di crisi.
La posta in gioco è troppo alta.Ne va, infatti, della sopravvivenza di questo territorio e della sua ricchezza storica, culturale, economica e sociale, costruita con amore e sacrificio da chi ci ha preceduti in questo meraviglioso luogo che è il Centro Abruzzo".