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giovedì 23 aprile 2015

IL PATTO PER LE CITTA':AGEVOLARE APERTURA NUOVE IMPRESE CON UN'AZIONE DI DEFISCALIZZAZIONE E CON AUSILIO FONDI COMUNITARI

(video)
SULMONA - Fermare il processo di desertificazione urbana in atto in Italia–Pressione fiscale e crisi di consumi hanno portato ad un boom di chiusure di imprese commerciali – oltre 100mila negli ultimi due anni – che sta causando una nuova emergenza nelle nostre città: i negozi sfitti hanno superato la quota di 600.000, centomila in più rispetto al 2012. Bisogna intervenire urgentemente per invertire questa tendenza e rilanciare il commercio dei centri urbani, anche prevedendo zone defiscalizzate per dare maggiore impulso alle nuove aperture.Questo il messaggio lanciato al termine del convegno che si è svolto oggi a Sulmona nella Sala Auditorium del Centro Pastorale Diocesano.Nel Convegno dal titolo “Il Patto per le Città – Imprese e Comuni insieme per il rilancio dei centri urbani”,
in relazione alla programmazione delle risorse dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020, Confesercenti della Provincia dell’Aquila, in collaborazione con l’Officina dei Sapori – Cescot, ha presentato alle Amministrazioni locali e a tutti i portatori di interessi socio-economici del Centro Abruzzo “Il Patto per le Città”, che contiene indicazioni e proposte operative per gestire in modo unitario e coordinato le aree centrali delle Città e di tutti gli aggregati urbani, come risposta alle esigenze delle imprese e dei cittadini.Al Convegno hanno partecipato, tra gli altri, Mauro Bussoni, Segretario Generale della Confesercenti nazionale, Lorenzo Berardinetti, Presidente della III Commissione Permanente regionale, Giacomo Pessa, Coordinatore Progetto Centri Storici del Veneto, Francesco Prosperococco, Direttore del CRESA (Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali), Angelo Pellegrino, Direttore Cescot Abruzzo, Pietro Leonarduzzi, Confesercenti AQ, Peppino Ranalli, Sindaco di Sulmona, Dirigenti e Tecnici della Confesercenti della Provincia dell’Aquila, Sindaci dei Comuni della Valle Peligna, Alto Sangro, Valle del Sagittario e Valle Subequana."Dobbiamo ricordare che i negozi urbani non sono solo una barriera al degrado cittadino, ma anche un volano per l’industria turistica ed il principale veicolo attraverso il quale la spesa dei visitatori ricade sul territorio.Non solo: la presenza di negozi fa rivivere i centri storici delle città, i quartieri, trasformando i rioni e le arterie storiche in potenti attrattori turistici, e propri "catalizzatori" che svolgono il ruolo di potenziatori del valore storico-culturale dei nostri centri città"ha detto nel suo discorso introduttivo, Angelo Pellegrino."Bisogna agevolare la nascita di nuove imprese e procedere con un'azione di defiscalizzazione con l'ausilio di fondi e risorse comunitarie per dare un concreto aiuto al settore del commercio, artigianato tipico e alla cultura".
Il Sindaco di Sulmona Peppino Ranalli si è detto pronto a recuperare il tempo perso e il ruolo che la città di Sulmona aveva nel passato."Questa è una discussione attualissima e il comune di Sulmona è pronto ed è disponibile a lavorare insieme agli altri comuni del circondario sul tema della fiscalità agevolata nel centro storico"ha detto Ranalli che ha anche ricordato tutti i provvedimenti presi dall'amministrazione a favore dell'attività economiche per lo sviluppo(video).


"Ricreare le condizioni e l’ambiente favorevole allo sviluppo delle piccole imprese nelle città e a rendere queste ultime sempre più vitali, attrattive, accessibili, sicure e sostenibili, per essere sempre maggiormente quei grandi centri in cui si concentra la gran parte della cultura e dell’economia europea.Valorizzare il ruolo e l’impatto economico che il turismo e la cultura hanno sulle altre attività economiche delle città e sulla vita quotidiana della popolazione residente e così anche i mercati municipali e i mercati su aree pubbliche come elementi imprescindibili del commercio di prossimità e che fanno parte della storia delle nostre città"ha spiegato Pellegrino.


La gestione unitaria e coordinata dei Centri Città punta a perseguire obiettivi che siano consistenti e misurabili, quali ad esempio:
attirare investimenti stabili e rilevanti nei territori urbanizzati;
mantenere o aumentare il numero di utilizzatori dei Centri Città favorendo pratiche d’uso del centro che siano ordinarie e stabili e non effimere o estemporanee;
mantenere o aumentare il numero di consumatori delle attività del terziario commerciale (esercizi commerciali, esercizi di somministrazione, attività artigianali di lavorazione, riparazione e servizio, altre attività di servizio di tipo culturale, turistico o di intrattenimento…);
attirare nuove attività (commerciali, culturali, ricreative…) nei Centri Città;
mantenere o accrescere il numero degli occupati nell’area;
valorizzare e qualificare il commercio su aree pubbliche.
La Confesercenti chiede ai Comuni di aderire al “Patto per le Città” affinché possa essere avviata la creazione di una “Rete” tra amministrazioni locali, imprenditori ed portatori di interessi socio-economici, che si impegnano a condividere una metodologia che punta alla rinascita delle aree dei Centri Città, quali luoghi della nostra identità culturale, del commercio, del turismo, dei servizi, ma siano anche occasioni di sviluppo e di lavoro per i giovani, i cittadini e le imprese della nostra regione.
Per rendere operative queste idee, tutti i soggetti della rete dovranno chiedere alla Regione Abruzzo di individuare questo tema tra quelli da sostenere con azioni e risorse nella programmazione regionale abruzzese sia con fondi europei che con fondi propri.
In sostanza, è come dire che “Il Patto per le Città” sarà anche l’occasione per i Comuni che vi aderiranno per “fare squadra”, nell’intercettare in misura maggiore rispetto a quanto fatto in passato, le risorse messe a disposizione dall’Europa per i nostri Centri Città.




UN NUOVO APPROCCIO: LA GESTIONE UNITARIA DEI CENTRI CITTÀ
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Lo scopo del Patto per le Città e quello di considerare indispensabile l’utilizzo di un tipo di approccio, che superi i limiti delle politiche finora realizzate.
L'approccio proposto consiste nello sperimentare forme di gestione unitaria e coordinata delle aree centrali delle Città, come risposta a una duplice esigenza:
1. Adottare un approccio integrato, con il quale essere in grado di coordinare gli interventi sull'ambiente fisico con quelli sui fattori economici delle imprese localizzate in un'area a elevata densità commerciale e con le risorse storico-culturali presenti nelle aree centrali;
2. Attribuire la responsabilità della progettazione e dell'attuazione di queste politiche integrate a un organismo di coordinamento pubblico/privato, che operi secondo criteri di professionalità e managerialità.

IL CONCETTO DI GESTIONE UNITARIA DEL CENTRO

La gestione unitaria e coordinata del Centro Città è una strategia di riqualificazione applicata con successo da diversi anni in vari paesi sviluppati (Canada, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Belgio, Svezia ...).
Essa punta, a considerare i Centri Città come luoghi nei quali le nuove attività economiche crescono e si sviluppano più facilmente; ma è anche uno strumento che si è dimostrato capace di produrre un miglioramento dell'ambiente urbano nel quale vivono e lavorano cittadini e imprese e di creare spazi più vivibili e di qualità in grado di attirare nuovi residenti.
ALLA BASE DEVE ESSERCI UN PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO
La gestione unitaria del Centro Città può funzionare soltanto se essa ha alla base una solida partnership pubblico-privato. I progetti e le azioni a favore delle aree urbane centrali richiedono, infatti, il supporto e le competenze sia del settore pubblico, sia del mondo privato (singoli e associati).
Per costruire una partnership efficace, è importante individuare tutti gli attori che hanno interesse nel processo di qualificazione del Centro Città (Comune, società di servizi pubblici, associazioni di rappresentanza delle imprese, imprenditori immobiliari, imprenditori e gestori di servizi culturali e turistici, residenti, commercianti, artigiani …) in modo che assieme costruiscano una visione strategica su cui impostare i programmi di intervento e investimento.
Il partenariato pubblico-privato alla base della gestione unitaria del Centro Città deve funzionare stabilmente come una rete fra gli attori che possono contribuire allo sviluppo del centro città e deve perseguire innanzitutto l’obiettivo di dare risposte concrete alle problematiche di queste aree, degli imprenditori e dei cittadini che vi lavorano e vi abitano.
ELABORARE UNA VISIONE CONDIVISA
È necessario elaborare una visione condivisa del Centro Città come riferimento necessario per programmare e realizzare nel medio e lungo periodo trasformazioni e progetti per/ nel centro urbano. Spesso, infatti, inostri centri città soffrono per la mancanza di una prospettiva, di una visione in base alla quale gli stake holders (imprese, investitori …) possano programmare interventi in queste aree.