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sabato 4 luglio 2015

COMPARTECIPAZIONE, RAPINO (PD): “OPPOSIZIONI SPREGIUDICATE, A RISCHIO POSTI DI LAVORO E ASSISTENZA”

L'AQUILA - «Sul tema della compartecipazione le opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 Stelle stanno pregiudicando il futuro dei lavoratori, mettendo a rischio l’erogazione dei servizi sul fronte socio-sanitario. È un atteggiamento sconcertante». Lo afferma Marco Rapino, segretario regionale del Partito democratico. «Con il loro ostruzionismo – spiega Rapino – le opposizioni stanno impedendo, di fatto, l’adozione del regolamento.
Questo vuol dire scaricare i disagi sulle imprese, sui lavoratori e sui cittadini in quanto non consente di erogare le somme dovute alle strutture sociosanitarie per le prestazioni già svolte. Vale la pena ricordare che tutti i costi relativi alla quota sociale della compartecipazione a carico degli utenti saranno coperti dal Fondo per l’integrazione socio-sanitaria istituito dalla Regione Abruzzo: la Regione rimborserà per intero ai Comuni gli importi che saranno sostenuti per coprire la quota sociale, determinata dai Decreti. L’obbligo di compartecipazione era stato introdotto dai DPCM 14 febbraio 2001 (Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie) e dal DPCM 29 novembre 2001 (Definizione dei livelli essenziali di assistenza), che la Regione non aveva recepito, pur costituendo, negli ultimi anni, uno degli impegni fondamentali e dirimenti del Piano di rientro sanitario, al quale già le altre Regioni avevano adempiuto e che per la Regione Abruzzo costituiva uno dei più rilevanti motivi ostativi per la risoluzione del commissariamento».«Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà che l’introduzione di tale misura comporta nei confronti dei cittadini e degli enti locali, ancor più in un contesto socio-economico di difficoltà generale: ecco perché abbiamo inteso introdurre tutte le misure compensative possibili per ridurre tale impatto, grazie anche alla partecipazione di tutti coloro che, comprendendo l’indifferibilità e l’inevitabilità di queste decisioni, hanno concorso come forze sociali e politiche a formulare proposte. La piena riuscita di questa operazione sarà garantita solo se Regione, Comuni e strutture sanitarie collaboreranno attivamente fra loro, a cominciare dalla necessaria mappatura degli assistiti, dalla ricognizione della spesa e dal rispetto delle procedure nei tempi stabiliti».