SULMONA – “La politica non si fa solo a Palazzo san Francesco ma anche nei marciapiedi della città”. Con queste parole pronunciate dal Presidente di In.te.se Abruzzo Luigi La Civita, consigliere comunale di Forza Italia, si è chiuso il primo dei laboratori di politica attiva dal basso denominato “ Un’altra Sulmona”.
Il palco della storica sala cinematografica del Pacifico è diventato questa mattina un cantiere di lavoro dove dodici cittadini hanno messo un “mattone”, una sorta di progetto per rendere la città migliore. Due ore e mezza di dibattito con il formato del question time ( sette minuti) per riappropriarsi di un luogo di confronto. “ Siamo abituati a rincorrere le emergenze, dall’ospedale al punto nascita, dal tribunale ai posti di lavoro che mancano”, incalza La Civita. “ E’ fondamentale avviare un nuovo percorso con i cittadini”. Sul palco del Pacifico sono saliti Daniele Manias, Paola Tataseo, Tommaso Paolini, Francesco Lucantoni, Elisabetta Bianchi, Emanuela Pasquali, Marco Maiorano, Antonio Menchinelli, Alessandro Lucci, consigliere comunale di Sbic, e Davide Silvestri. A gestire la piattaforma sociale è stata Valeria Lepore. Svariati gli argomenti che sono stati oggetto del laboratorio: identità territoriale, diffusione della cultura, turismo e accoglienza, urbanistica, spazi culturali da reinventare e impianti sportivi. Il cantiere di “ Un’altra Sulmona” è pronto ora a sbarcare anche nelle piazze, quartieri e periferie del capoluogo peligno. Quello inaugurato in giornata è un modo diverso di programmare il futuro nella città del “kadafatò
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