Giorgia, a 17 anni, durante una serata in discoteca prese mezza pasticca di ecstasy e finì all’ospedale Niguarda con un’epatite tossico-fulminante. Il suo cuore stava cedendo e si sarebbe fermato se non avesse perso la vita un’altra ragazza che rese possibile il trapianto di fegato. Giorgia promise a se stessa e a suo padre Mario che, se fosse sopravvissuta, sarebbe andata tra i giovani a fare della sua esperienza una campagna antidroga. Il trapianto riuscì e nel 2007 mantenne la vecchia promessa.
La prima scuola fu a Milano e da lì in poi arrivarono richieste per decine e decine di interventi, ovunque. Nel 2010 scrisse un libro che amplificò l’effetto della sua testimonianza: “Vuoi trasgredire? Non farti!“. L’incontro con Giorgia Benusiglio è stato programmato da tempo e si realizza grazie all’impegno della professoressa Alessia Verrocchi che ha curato i contatti con la ragazza e l’organizzazione dell’evento collegato alle numerose attività di prevenzione che l’Istituto realizza con la collaborazione delle Forze dell’Ordine. L’incontro di oggi si svolge in due step. Il primo al Teatro Comunale “ M. Caniglia”. Nel pomeriggio del 27 febbraio, alle ore 17, dopo un concerto di benvenuto previsto per le ore 16, nell’aula magna del Liceo “G. Mazara”, Giorgia Benusiglio incontrerà le famiglie per condividere strategie e percorsi finalizzati alla lotta alla droga e a tutte le forme di dipendenza.