SULMONA – CasaPound Italia interviene nel dibattito relativo ai dati sullo spopolamento dell’Abruzzo, che evidenziano come la città di Sulmona abbia subito una delle maggiori emorragie di popolazione, con 505 sulmonesi, pari al 2% della popolazione, trasferitisi altrove negli ultimi 10 anni.“ Se si devono trovare dei responsabili per questo penoso stato delle cose - afferma in una nota Giovanni Bartolomucci, responsabile sulmonese del movimento - questi vanno individuati negli amministratori locali. Se lo smantellamento della zona industriale della valle peligna è stata determinata dalle politiche di austerità volute da governi nazionali proni agli ordini dell’Unione Europea, è pur vero che la classe amministrativa sulmonese non solo ha subito tutto questo passivamente, ma si è mostrata assai tiepida di fronte dei tagli allo stato sociale nella difesa di istituzioni vitali per la sopravvivenza della città quale il Punto Nascita ed il Tribunale.
Ecco quindi servita la ricetta per lo spopolamento, con tanti giovani e meno giovani che sfiduciati della prospettiva di condurre una esistenza dignitosa nella propria terra d’origine, hanno deciso di trasferirsi altrove”.“L’unica soluzione per rispondere ad un tale sfacelo, e strappare la città da un declino che offende la sua storia millenaria - prosegue Bartolomucci – è l’imporsi di una nuova mentalità, di difesa ad oltranza del territorio. Una mentalità di cui però i nostri attuali amministratori, legati a partiti nazionali che non hanno a cuore il popolo italiano, ed ancor meno a livello locale la valle peligna, ben difficilmente potranno farsi portatori”.
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