Un accenno è stato fatto anche al deprezzamento di tutte le attività immobiliari. “Non è un fatto formale ma sostanziale. Ai piani alti deve arrivare un ulteriore segnale di diniego”- è intervenuto il capogruppo Pd Antonio Di Rienzo. “Il nostro contributo è uno stimolo alla giunta per costituire un pool scientifico per sanare tutto quello che non è stato fatto”- puntualizza Elisabetta Bianchi di Forza Italia.
Il consigliere Mauro Tirabassi ha rimarcato che “oggi più che mai non è possibile lasciare le redini di questa istituzione in mano a un Commissario” e invita il sindaco Annamaria Casini a rivedere la sua decisione. La delibera viene votata all’unanimità non senza polemiche da parte dei comitati cittadini per l’ambiente che sono usciti infuriati dall’aula. Volevano essere auditi e ne hanno fatto richiesta tramite la consigliera Bianchi ma la Presidente del Consiglio Comunale, applicando il regolamento, ha proceduto con le dichiarazioni di voto.
La partecipazione dei comitati doveva e poteva essere concordata prima della convocazione del Consiglio, senza incorrere a una scena desolante. Un finale quindi al cardiopalma. Subito dopo è stata discussa una domanda di attualità sui rifiuti e infine un ordine del giorno presentato dal consigliere Angelo Amori dove il Consiglio ha chiesto al sindaco di ritirare le dimissioni alla luce della delibera adottata poco prima. Ma a minoranza abbandona l’aula e quindi che il sindaco resti in sella interessa solo alla sua maggioranza. L’unico voto contrario è quello di Fabio Ranalli che è rimasto in aula per guidare la seduta consiliare nelle vesti di Vice Presidente.